Parte da Napoli una nuova visione della politica

Napoli centro del nostro mondo. È proprio dalla capitale del Sud che parte un nuovo modo di guardare alla politica con una netta bocciatura di nuovi, rinnovati e vecchi simboli e degli ormai  incancreniti partiti politici.Bocciato il PdL che deve ridimensionare le proprie velleità anche a causa di un leader distratto che ha sbagliato tutto il possibile.Perde il Partito Democratico che lascia, nella città di Partenope, la guida del carrozzone di Palazzo San Giacomo e si ritrova a fare da ruota di scorta a un De Magistris, il cui unico merito è stato quello di riuscire a farsi passare come novità assoluta, radicale svolta rispetto al vecchio sistema. Ed è proprio questa la novità: l’Italia, Napoli in prima fila, ha scelto di cambiare, di scegliere ciò che si proponeva come alternativo e soprattutto gli elettori hanno voluto bocciare coloro che negli anni hanno fatto solo promesse condite con polemiche, lasciando un territorio sfregiato dall’abbandono.Negli anni dal voto ai partiti, ai vecchi simboli, agli ideali si era già passati al culto della persona. Si diceva: si vota l’uomo, la fiducia alla persona al di là dei simboli e delle fazioni. Oggi dobbiamo prendere atto di questo nuovo epocale cambiamento. La gente ha premiato oltremisura la novità. O meglio chi si è saputo proporre come rottura con il passato, come un nuovo modo di vedere la politica per affrontare i problemi.Staremo a vedere. Assisteremo a quanto saprà fare questo nuovo “nuovo che avanza” con la speranza che questa “nuova” visione si trasformi in un concreto modo di amministrare e non si riveli solo un “nuovo” modo di fare demagogia.Ma è già tempo di referendum. La parola alla gente per quattro quesiti che si prestano a molteplici angolazioni di lettura. Al di là dei colori politici sarà bene che tutti si comportino secondo coscienza.Si voterà anche per il nucleare nella speranza che tutto il mondo decida per un sonoro SI di abrogazione che, invece, votato solo nella nostra bella penisola non salverebbe di certo la Terra, ma danneggerebbe certamente l’Italia.

Gennaro Cirillo

Dipinto di Cuono Gaglione “La Resa” tratto da http://www.cuonogaglione.it/galleria2.htm

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