Sequestrato un caseificio al centro antico di Castellammare

Continuano le attività di controllo e verifica in materia ambientale nel territorio di Castellammare di Stabia. A distanza di appena due mesi dal sequestro di un noto ristorante in località Acqua della Madonna allorquando i militari della Guardia Costiera rilevarono che gli scarichi dell’attività riversavano direttamente in mare, in data odierna è stato rilevato un nuovo sversamento illecito di rifiuti, questa volta ad opera di un opificio destinato alla lavorazione di latticini e derivati del latte.

Nella mattinata odierna è intervenuto in ambito portuale il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, della Motovedetta dei Carabinieri di Torre del Greco al comando del Luogotenente Vincenzo AMITRANO e del Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli.

A coadiuvare l’attività dei militari dell’Arma sono intervenuti anche i militari della Guardia Costiera agli ordini del Comandante Giuseppe MENNA, da tempo particolarmente attento alle problematiche di carattere ambientale e ai fenomeni di inquinamento marino.

La pattuglia così composta si è quindi recata in Via Bonito, nella zona retrostante i silos Magazzini Generali, procedendo ad un controllo di alcune attività commerciali e produttive ivi ricadenti.

A seguito delle preliminari attività di verifica ed in considerazione della complessa articolazione tecnica e del cospicuo numero di allacciamenti fognari, i militari hanno ritenuto opportuno chiedere l’ausilio del personale tecnico della G.O.R.I. Spa di Gragnano.

L’intervento dei tecnici che ha interessato la fitta rete fognaria sottostante la sede stradale, ha permesso di constatare, utilizzando fluoresceina colorante opportunamente immessa nei servizi del caseificio, che gli scarichi dello stesso andavano a riversarsi direttamente in fogna. Alla espressa richiesta dei militari il titolare dell’attività non è stato in grado di fornire alcun provvedimento autorizzativo di sorta in relazione allo scarico in questione e pertanto i militari procedevano all’identificazione del titolare, al sequestro dell’attività casearia ed ai successivi adempimenti di carattere giudiziario.

“L’odierno fenomeno – afferma il Comandante Giuseppe MENNA- è la chiara dimostrazione che la guardia non va mai abbassata e che la Capitaneria di Porto continuerà in sinergia alle altre autorità competenti in materia, ad esercitare la propria vigilanza in maniera ferma ed intelligente a tutela dell’ambiente marino e dell’intera collettività”

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