Torre Annunziata: droga e armi per il clan Gionta, arrestate tre persone. In manette anche i figli di Alfredo “limone”

Gli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata hanno arrestato Domenico Sperandeo, 26enne oplontino; il fratello Giuseppe, di 23 anni; e la suocera di quest’ultimo Giovanna Gallo, di 46 anni, tutti con numerosi precedenti di polizia. Domenico Sperandeo, inoltre, è sottoposto alla misura della libertà vigilata, per i reati di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, nonché Giuseppe Sperandeo e Giovanna Gallo detenzione e porto abusivo arma da guerra e arma comune da sparo e relativo munizionamento.

I poliziotti in seguito ad accurate indagini sono intervenuti nel pomeriggio di ieri presso un garage di Corso Vittorio Emanuele III. All’interno gli agenti hanno rinvenuto è sequestrato un’auto, una Seat Arosa, nella quale erano custoditi: circa 3 chilogrammi di canapa indiana suddivisa in 4 buste sottovuoto; circa 400 grammi di cocaina; 14 chili e 600 grammi di hashish; tre bilancini di precisione. Attraverso la documentazione dell’autovettura, i poliziotti sono risaliti a Domenico Sperandeo.

Pertanto, i poliziotti, ritenendo che la droga ritrovata nell’auto fosse di sicura pertinenza del giovane affiliato clan Gionta e ai suoi accoliti, essendo figlio primogenito del pluripregiudicato Alfredo Sperandeo soprannominato “Alfredo limone”, Killer ergastolano, hanno attivato una serrata attività di ricerca.

Successivamente ad accurate perquisizioni al suo domicilio, ubicato all’interno del “Palazzo Fienga”, roccaforte del clan, i poliziotti lo bloccavano ed arrestavano. Poco dopo si appostavano nei pressi del garage dove nel tardo pomeriggio giungevano a bordo di una moto Honda SH Giuseppe e la suocera che portava con se una grossa borsa in tela. I due, una volta entrati nel garage, hanno tentato di aprire con le chiavi la portiera della Seat Arosa. Prontamente venivano bloccati ed arrestati.

All’interno della borsa i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato: un pacco con all’interno 10 panetti di hashish per un peso di circa 5 chilogrammi; una busta di grandi dimensioni con chiusura ermetica contenente un chilo e 200 grammi di canapa Indiana; un bilancino di precisione; tutto il materiale occorrente per la suddivisione dello stupefacente in dosi; un involucro avvolto da nastro adesivo contenente 2 caricatori per pistola calibro 9 bifilari, nonché scatola contenente 46 cartucce calibro 9×19; una pistola marca beretta calibro 92FS parabellum 9×19 priva di caricatore; un borsellino contenente 10 cartucce calibro 6,35; una pistola calibro 6.35 Beretta con guanciale in legno munita  di caricatore; una scatola contenente piccole tavolette di hashish per peso di circa 50 grammi.

L’autovettura e la moto sono state sottoposte a sequestro. I tre sono stati arrestati e condotti rispettivamente i due germani al carcere di Poggioreale mentre la donna è stata accompagnata alla casa circondariale di Pozzuoli.

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