Castellammare: alle Terme arrivano i turisti, ma i lavoratori vogliono 5 stipendi arretrati

Proprio quando sembra essere passato il peggio per la questione Fincantieri ed il Comune di Castellammare di Stabia  annuncia che, per la prima volta nella sua storia, le Terme di Stabia esordiscono nel circuito Campania ArteCard, proprio dai sindacati dei termali arriva una nuova protesta.

Fisascat-Cisl e Ugl, in una nota ufficiale, ricordano che «le Terme di Stabia vivono momenti di forte ed estrema tensione, poiché nonostante le sue peculiarità, le sue ricchezze e le sue 28 sorgenti, non è mai riuscita a decollare come altre realtà nazionali».

Proprio oggi alle 12, presso il parco idropinico, arriverà un folto gruppo di turisti stranieri che, dopo aver ascoltato una breve introduzione sulle qualità terapeutiche delle 28 sorgenti di acque minerali del sito, potrà visitare il museo della biodiversità e degustare prodotti tipici locali offerti dall’Associazione albergatori termali. Questo, nell’ambito del circuito Campania Arte Card che  secondo il presidente di Terme Lino Dello Ioio, «significa avere tutti i requisiti di idoneità per un diventare un sito turistico di primo livello».

Alle parole del presidente del cda delle Tere, che commenta con «grande soddisfazione» l’arrivo dei turisti alle Terme di Castellammare di Stabia, ecco i sindacati più vicini ai vertici aziendali che ricordano «la condizione lavorativa non più sostenibile» causata «dalla complessa situazione economica aziendale che non consente il pagamento delle spettanze da oltre 5 mesi».

Insomma, se arrivano i turisti alle Terme, ci sono sempre le maestranze che continuano a non vedersi pagare gli stipendi, se non con un ritardo di 5 mensilità.

«Oggi – lamentano  Fisascat-Cisl e Ugl – i riflettori sono giustamente puntati sulla Fincantieri, che per tutti gli stabiesi è un simbolo cittadino, ma d’altro canto le Terme di Stabia, i suoi lavoratori, non possono più attendere oltre. Ci hanno assicurato più volte che nel breve tempo sarebbero stati risolti i problemi, ma oggi, pur volendo comprendere le difficoltà che attanagliano l’azienda, non possiamo esimerci dal dichiarare la nostra indisponibilità ad attendere ulteriormente. Richiediamo a gran voce soluzioni immediate, che portino l’azienda in una condizione di normalità in cui il lavoro ed i lavoratori devono essere i primi ad essere rispettati. Le Terme di Stabia devono avere una loro collocazione strategica per la Città e non essere un corpo estraneo. Ribadiamo quindi con fermezza – si chiude così il comunicato congiunto delle due organizzazioni sindacali – che le Terme di Stabia sono un patrimonio dei cittadini stabiesi e dei lavoratori, pertanto richiediamo che si trovino soluzioni immediate alla grave crisi economico-finanziaria aziendale».

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