Salernitana: avanti così!

Il “Moccagatta” foggia una nuova Salernitana formato “B”. Quella che ha lasciato il Piemonte con un sonoro 1 a 3 ai danni dell’Alessandria è un Salernitana sorridente,motivata e tremendamente forte, il Verona è avvisato. Veder giocare i granata in quel modo  alimenta ancor di più il rammarico,  e qui è la società ad esser chiamata in causa, per non aver fatto quel minimo indispensabile che avrebbe potuto regalare una meritata promozione diretta a questo gruppo straordinario. Salerno ormai impazzisce per i suoi beniamini, la città finalmente riscopre la bellezza e il gusto di  cantare per i propri colori, portati in alto da veri uomini, più che giocatori. Al triplice fischio finale, giocatori e tifosi si sono lasciati andare in una corsa e un urlo liberatori, segno che la partita era molto sentita e alla vigilia, si temeva il peggio. Le porte della serie B si spalancano dinanzi a Breda e i suoi ,ma tra loro e la serie cadetta c’è l’Hellas Verona. Dalla loro parte,i granata, hanno il vantaggio del fattore campo, in un eventuale pareggio finale sarebbe la Salernitana ad essere promossa per il miglior piazzamento in classifica rispetto ai veneti.

La partita– Si gioca in un clima un po’ strano, le voci che arrivano da Cremona sulla questione calcio scommesse interessano anche la squadra piemontese e i tifosi di casa ironizzano con degli striscioni. Parte all’arrembaggio la Salernitana, ma il primo sussulto è di marca alessandrina: al secondo minuto di gioco sugli sviluppi di un corner Cammaroto salta più in alto di tutto in piena area di rigore granata  stacca di testa e Caglioni con un balzo pregevole la mette alta sopra la traversa. Qualche minuto più tardi risponde Montervino che da fuori area costringe Servilli ad un ottimo intervento per rifugiarsi in angolo. Scivola cosi la prima mezz’ora e siamo al 37’ quando Scappini con un bellissimo pallonetto lancia Martini che pressato dalla coppia centrale granata riesce a tirare ma la traversa dice no al goal dell’attaccante piemontese. Intorno al 45’ ci prova ancora dalla distanza la Salernitana stavolta è Fabinho a far partire un destro potente e preciso ma Servillo si supera e disinnesca il bolide dell’attaccante granata. Appena tornati in campo in 10 minuti la Salernitana sfiora il vantaggio due volte, prima con Ragusa che non se la sente di tirare e la mette al centro di sponda da ottima posizione, sul suo assist però non ci arriva nessuno; poi ancora Fabinho da fuori area ci riprova e Servilli vola nel set alla sua destra e la mette in angolo. Poco più tardi è ancora lo scatenato Fabinho a fare il bello e il cattivo tempo nella retroguardia alessandrina e dopo aver dribblato l’ultimo difensore entra in area e spreca da buona posizione, bravissimo Servilli a chiudergli lo specchio della porta. Ma al 60’ arriva il vantaggio per i padroni di casa: clamorosamente perde palla all’altezza del centrocampo Jefferson, ne approfitta Croce che vede Martini alla sua sinistra lo serve e l’attaccante lascia partire un sinistro preciso ad incrociare, 1 a 0 e scoppia il “Moccagatta”. Breda manda in campo Aurelio e Carrus ed è proprio quest’ultimo che segnerà l’impresa dei granata. Siamo al 65’ quando Cammaroto rovina su Fabinho che corre verso la porta, il fallo è fuori area ma è colossale la svista dell’arbitro De Viti, dal dischetto va  Carrus che non fallisce 1 a 1, la Salernitana ci crede. Piove sul bagnato per l’ASlessandria che perde Romeo per una brutta gomitata su Fabinho e resta in 10. Dalla punizione arriva il meritato vantaggio per gli ospiti, stavolta Carrus fa tutto da solo, dribbling su Bondi e spara un destro preciso, Servilli non può nulla ed esplodono i mille tifosi granata. Rispondono i padroni di casa con Artico che caparbio in area riesce ad arrivare al tiro e Caglioni è superlativo nel suo intervento e salva il risultato, i tifosi piemontesi  restano increduli. Nel finale gli  uomini di mister Sarri sono alle corde e una spietata Salernitana non ha pietà dell’avversario: ci prova prima Fava non trovando il goal e poi Fabinho in pienop recupoero servito da Dino Fava, si beve letteralmente un avversaro e con Servilli in uscita la tocca quanto basta per insaccarla, i tifosi granata sono in delirio e la partita finisce con un eroico 1 a 3.

La città si stringe sempre di più attorno alla squadra ed è partita la caccia al tagliano per la finalissima di andata a Verona, questa Salernitana sta scrivendo una favola bellissima in una categoria ormai marcia già da un po’!

Giuseppe Falanga

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