Referendum, il consiglio comunale si schiera a favore dell’acqua pubblica

Lunedì 6 giugno a Boscoreale si è tenuta in seconda convocazione il consiglio comunale. All’appello del Presidente Carmine Sodano, erano 13 i consiglieri presenti e 8 quelli assenti. Il sindaco Gennaro Langella non c’era e il suo posto è stato preso dal vice sindaco Bartolomeo Cesarano.

Durante la prima convocazione del consiglio, era stata rinviata la discussione sul Piano Urbanistico Comunale (PUC) perché il diretto interessato al problema, l’Assessore all’Urbanistica Pasquale Sansone era assente.

Il PD, l’UDC e l’IdV, hanno presentato un’interpellanza per capire come mai è stato revocato il Piano Urbanistico Comunale dal responsabile del sesto settore. Quest’ultimo era quasi stato redatto completamente dall’architetto Antonio Aversano, nominato dalla Commissione Prefettizia Straordinaria, che sedeva al comune di Boscoreale prima dell’amministrazione Langella. Il Piano Urbanistico Comunale (PUC), era stato progettato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma ora non esiste più. L’opposizione non è stata informata sui nuovi indirizzi politici, per cui ha presentato un’interpellanza rivolta all’Assessore all’urbanistica Sansone, per comprendere quali sono i contenuti del prossimo piano.

Anche in seconda convocazione non si è presentato, a detta del consigliere Diplomatico, perché era a un matrimonio.

I consiglieri all’unanimità, si dicono stufi dell’assenza in consiglio comunale degli assessori e di molti consiglieri e Rapicano afferma: «Coloro che si assentano in consiglio, mancano di rispetto ai consiglieri presenti».

Inoltre sono stati rinviati i punti sulla gestione delle opere pubbliche, sull’area mercatale, sull’asilo nido e sul personale assenteista.

L’unica discussione affrontata è stata sui Referendum del 12 e 13 giugno, riguardanti la privatizzazione dell’acqua. Il consigliere Francesco Paolo Oreste ha letto a nome di tutta l’opposizione la richiesta di sensibilizzare la gente a votare sì per dire no. In tutta Italia si è attivata un’ampia coalizione sociale che è riuscita a portare 1400000 firme in Cassazione, ed è riuscita a far sì che il Referendum venisse approvato dalla Corte Costituzionale il 12 gennaio scorso:

«L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi. Essa è un bene comune dell’umanità, quindi indispensabile ed appartiene a tutti. L’acqua non può essere di proprietà di nessuno, deve essere garantita come servizio pubblico. L’accesso all’acqua rappresenta una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale ed un terreno obbligato per autentici percorsi di pace a livello territoriale, nazionale e internazionale».

La delibera è stata approvata dall’unanimità dei presenti.

Improvvisamente il consiglio è stato animato dai manifestanti contro la discarica che sono entrati nell’aula consiliare per fare presente che alcune strade di Boscoreale sono piene di spazzatura.

Sui cartelloni si leggeva: “Langella afferma che ci vorranno tempi biblici per togliere a spazzatura in via Cimitero. Un solo grido: dimettiti!”, e anche: “Gli abitanti di via Cimitero ringraziano il sindaco Langella per il particolare impegno a farci restare sommersi dalla munnezza. Un solo grido: vergognati!”. La situazione si è inasprita e sono dovuti intervenire i vigili urbani quando un manifestante disperato ha alzato i toni in maniera violenta nei confronti del consigliere di maggioranza Vito Feliciello.

Giovanna Sorrentino

 

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