Ultimatum dei comitati e delle associazioni a Berlusconi e al Pdl su abusivismo edilizio

Ancora una settimana di credito al premier Berlusconi e ai vertici campani del Pdl. Poi riprenderà la protesta del popolo antiruspe, che chiede a viva voce l’approvazione del decreto per bloccare fino al 31 dicembre le demolizioni in tutta la regione. Lo hanno annunciato i leader dei comitati e delle associazioni dopo il Consiglio dei ministri di ieri mattina che, per l’ennesima volta, non ha affrontato l’argomento dell’abusivismo edilizio in Campania. Sabato prossimo così si terrà una riunione straordinaria tra i comitati, per mettere a punto le prossime iniziative di protesta. Tra le ipotesi in campo, c’è l’idea di organizzare vari sit – in permanenti sia a Roma, sotto Montecitorio, sia ad Arcore, sotto la residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Ormai siamo stufi delle solite promesse – afferma Michelangelo Scannapieco, responsabile di Diritto casa – penisola sorrentina -, non ci fidiamo più dei politici e vogliamo che gli impegni presi anche nell’ultima campagna elettorale per le amministrative vengano rispettati. Alla luce degli ultimi risultati dei ballottaggi comprendiamo il difficile momento attraversato dalla maggioranza, tuttavia non siamo più disposti ad aspettare e dalla prossima settimana riprenderemo la nostra protesta che si dividerà tra Roma ed Arcore”. Un piccolo spiraglio è rappresentato dall’indiscrezione riguardante una possibile convocazione di un nuovo Consiglio dei ministri per venerdì prossimo. Ma si tratta soltanto di voci, che non hanno ancora trovato conferma negli ambienti politici. “Diamo ancora qualche giorno di tempo a Berlusconi e al governo – continua Scannapieco -, ma sia ben chiaro che il tempo è scaduto e che adesso vogliamo i fatti”. Intanto la questione del decreto “bloccaruspe”, più volte annunciato dal premier sia ai sindaci che ai rappresentanti dei comitati, rischia di creare una profonda spaccatura tra i comitati. Da un lato, infatti, c’è chi comincia a guardare con diffidenza alle promesse fatte da Berlusconi e da alcuni parlamentari campani del Pdl. Dall’altro invece c’è chi crede ancora nell’approvazione imminente del provvedimento. “Non vorremmo che l’elezione a sindaco di De Magistris a Napoli pregiudicasse il varo del decreto – scrivono su facebook i membri del popolo antiruspe -. Migliaia di famiglie rischiano di restare senza casa e la politica non può voltare le spalle a queste persone”. Intanto sul caso è intervenuto l’onorevole Gioacchino Alfano (Pdl), ex sindaco di Sant’Antonio Abate. “Fermo restando che continueremo a batterci per l’approvazione del decreto – afferma –, è urgente istituire un organo che possa dedicarsi alla ricognizione degli abusi in ordine a dei principi che sono: la data della realizzazione dell’edificio fuorilegge, il motivo e l’ubicazione per valutare eventuali danni sia all’ambiente che all’incolumità delle persone. Fatto ciò, si potrebbero poi creare delle priorità d’intervento per le Procure e, nel contempo, salvare molte prime abitazioni e non gravare sui bilanci dei Comuni che già versano in condizioni disastrate”.

Francesco Fusco

 

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