Il Gazzettino vesuviano | IGV

Caldoro ai sindaci: «Collaboriamo»

«Collaboriamo, senza contrasti». È l’appello lanciato dal governatore Stefano Caldoro, in riferimento alla candidatura di Napoli per ospitare la Coppa America 2013. Destinatari, i sindaci di Napoli e Salerno, ai quali ha rivolto anche una frecciatina: «Vediamo se sono bravi come dicono». Il progetto fu inizialmente tarato sulle coste napoletane per far ripartire, con i fondi europei, i grandi progetti (la riqualificazione del porto di Mergellina, Napoli est, ristrutturazione dello stadio San Paolo, la riapertura degli scavi di Pompei a investitori privati e l’avvio di una nuova stagione di grandi eventi) ma ora è ampliato a un possibile coinvolgimento al basso Casertano e a Salerno. Per ora c’è un lavoro preliminare avviato da Regione e Unione industriali. «Ben venga una gara tra istituzioni», è l’auspicio di Caldoro. «Salerno sarà in prima linea – ha spiegato De Luca – e credo che potrà integrarsi benissimo con Napoli offrendo per l’evento l’accoglienza dei suoi alberghi e il nuovo porto di Marina d’Arechi, i cui lavori termineranno entro il 2013». Non mette veti neanche il neo sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Pronti a raccogliere la sfida, nessuna preclusione. – spiega l’ex magistrato – È un evento che può solo portare lustro alla città. Occorre confrontarsi, condividere i progetti e coniugarli nel rispetto dell’ambiente». In settimana è già previsto un colloquio tra sindaco e governatore. I temi: termovalorizzatore, l’invito al presidente Obama e, ora, anche la Coppa America. L’ultima volta, parliamo del 2003, gli organizzatori tra Napoli e Valencia scelsero la città iberica. Stavolta non si vuole fallire l’obiettivo. «Questa – ha ricordato Caldoro – è un’iniziativa sulla quale stiamo lavorando già da un anno insieme con l’Unione industriali di Napoli e il suo presidente Paolo Graziano. È stata lanciata una corsa contro il tempo per avere qui gran parte delle gare. La proposta è già molto avanti. Ho visto che c’è un interesse dei sindaci e ne siamo contenti. Noi chiediamo collaborazione istituzionale, non vogliamo che su questo argomento ci siano contrasti. Il punto forte nostro è il campo di gara, dove abbiamo condizioni ottime sotto il profilo delle correnti e del vento». In settimana è in programma un sopralluogo del comitato organizzatore. Il nodo sul quale dovranno incidere i progetti è la parte delle infrastrutture a terra «che portano sviluppo e buona occupazione oltre a grandi investimenti». «Sono – ha detto il governatore – per una giusta competizione, oltre alla collaborazione istituzionale. Tutte le amministrazioni interessate creino condizioni di attrattività del territorio, presentino programmi e noi giudicheremo le soluzioni migliori perché l’interesse di tutti è fare l’America’s Cup in un bacino di 50 miglia». Insomma, «ci può essere una giusta competizione, vediamo chi è più bravo nel presentare proposte migliori che abbiano come prima condizione la fattibilità, e poi la velocità della realizzazione dell’opera, in particolare per la parte dell’accoglienza. Anche per noi – ha concluso – deve essere una corretta competizione non dimenticando comunque che la decisione finale spetta al comitato organizzatore».

Antonio Averaimo

 

Exit mobile version