Castellammare, manifestazione del Pd: “Il cantiere è la città”

Una maratona di interventi che ha visto i rappresentanti delle forze produttive, professionali, sindacali, politiche, sociali, sportive, religiose, giovanili e artistiche della città scendere in campo a fianco dei lavoratori del cantiere. Hanno partecipato, restando anche loro nel limite dei 300 secondi disponibili, anche parlamentari ed esponenti a livello nazionale del Pd come gli onorevoli Armato, Sarubbi ed il dirigente nazionale Ceccotto. Una manifestazione riuscitissima, organizzata dal Pd,  che ha affollato per oltre tre ore i locali del palazzetto del Mare di Castellammare di Stabia. Ognuno ha avuto a disposizione cinque minuti di tempo per esprimere un’opinione, una sensazione, un pensiero sul problema del cantiere e far sentire il calore e la vicinanza delle categorie sociali cittadine a persone che da mesi stanno lottando per mantenere in vita la speranza di un lavoro onesto evitando così di sprofondare nel baratro della povertà e dell’emarginazione.

Aperti i lavori dal segretario cittadino Pd, Nicola Cuomo, che ha lanciato l’idea di una realizzazione di un nuovo cantiere presso la foce del Sarno, tra il territorio stabiese e quello pugliese: “Potrebbe essere una soluzione evitando così la chiusura drastica dell’attuale cantiere che potrebbe continuare a produrre durante i lavori di costruzione del nuovo impianto. E un domani si potrebbe liberare l’area dell’attuale sito per lo sviluppo turistico e crocieristico oppure per la realizzazione di un museo navale”

Tra i tanti interventi particolarmente applaudito quello del presidente della Juve Stabia Franco Mannello che ha mostrato la maglietta con la quale la formazione stabiese, con il logo <Castellammare è Fincantieri>, disputerà la finalissima dei playoff per la serie B domenica prossima contro l’Atletico Roma.

E a tagliare il traguardo della lunga maratona tocca all’onorevole Ludovico Vivo, componente della commissione Attività Produttive ed esperto della questione cantieristica.

“Il problema della Fincantieri già lo ponemmo dodici mesi fa e purtroppo abbiamo avuto ragione. La fondamentale partita che abbiamo davanti prevede che si sviluppino alcuni iniziative precise ma poco medianiche. Gli armatori vanno favoriti con il credito all’esportazione e con l’incentivo agli interessi. Non dobbiamo fare inutile poesia ma mettere tutto nelle caselle giuste. Per non perdere i siti produttivi meridionali gli armatori devono avere una sponda a loro favore. Questo è l’impegno che va chiesto al presidente della regione e ai sindaci. Poi i sentimenti sono un alleato fortissimo e potente ma purtroppo non sono sufficienti. La battaglia è più dura di quanto si pensi e per vincerla dobbiamo restare uniti”.

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