Napoli, regolata l’attività degli informatori scientifici

Nella seduta di ieri mattina il consiglio regionale all’unanimità ha approvato all’unanimità la proposta di legge delle quinta commissione sanità presieduta dal presidente Michele Schiano Di Visconti sull’attività degli informatori scientifici. Il testo prevede la regolamentazione regionale sull’informazione scientifica del farmaco. In più comprende il tesseramento specifico degli informatori scinetifici e partecipazione al monitoraggio sull’’attività di categoria. Le aziende
farmaceutiche che intendono svolgere l’ attività di informazione sui farmaci del territorio dovranno comunicare nome, cognome dati inizio attività degli informatori  scientifici l’ambito territoriale cui operano ,in piu codice identificativo dell’azienda stessa , nominativo del responsabile scientifico da cui
dipendono gli informatori scientifici del farmaco e ilresponsabile aziendale della farmacovigilanza. Gli informatori inoltre dovranno essere muniti di tessera di riconoscimento. Lo svolgimento dell’attività all’interno di strutture sanitarie verrà assicurato dalle direzioni delle strutture stesse ( sale mediche,biblioteche) non saranno ammesse consulenze nei reparti di degenza. Il numero di visite di ogni ISF è stabilito in un massimo di sei annuale.
Gli IFS dovranno svolgere l’attività presso medi da solo. Non potranno svolgere alcuna attività di tipo commerciale. Verrà attentamente disciplinata anche l’attività di consegna. Due campioni a vista. Per i farmaci in commercio da oltre 18 mesi gli informatori n possono consegnare al medico non più di 4 campioni. Inoltre le aziende
farmaceutiche comunicheranno alle aziende ospedaliere i nominativi dei medici loro dipendenti che parteciperanno a congressi convegni. E soprattutto dovranno essere attivati dalla Regione processi di monitoraggio cui prenderanno parte rappresentati della categoria ISF per quel che riguarda l’attività di categoria. Inoltre è stato istituito in regione l’elenco degli ISF accreditati.”Il nostro fine è tutelare le categoria e creare una sanità solida” ha spiegato il presidente Michele Schiano.

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