In vista della tornata referendaria del 12 e 13 giugno, i sindaci della penisola sorrentina si schierano compatti in sostegno del SI ai due quesiti in difesa dell’acqua pubblica. Negli ultimi anni, in costiera, si è passati da una gestione pubblica caratterizzata da bilanci in attivo ed attenzione alle problematiche del territorio, ad una gestione privata che non ha mai garantito la stessa efficienza. Il tutto in concomitanza con un incremento non proporzionato delle tariffe, destinato peraltro ad aumentare ulteriormente nei prossimi mesi per far fronte allo spaventoso debito accumulato.
Contattati dai referenti locali del Comitato nazionale per l’acqua bene comune, i sindaci Leone Gargiulo (Massa Lubrense), Giuseppe Cuomo (Sorrento), Gian Michele Orlando (Sant’Agnello), Giovanni Ruggiero (Piano di Sorrento), Paolo Trapani (Meta) e Gennaro Cinque (Vico Equense), hanno sottoscritto un comunicato congiunto che testimonia apertamente la sensibilità di tutta la penisola al dibattito sulla privatizzazione di una risorsa vitale come l’acqua.
“L’acqua è un bene essenziale che appartiene a tutti – spiegano – E’ necessario quindi garantire sempre, a tutti i cittadini, la sua disponibilità ad un prezzo equo ed accessibile. Trarre un profitto privato dalla gestione delle risorse idriche non è eticamente corretto. Gli eventuali ricavi ottenuti da una buona gestione dovrebbero essere sempre reinvestiti nel pubblico per potenziare i servizi al cittadino. Per questo motivo, noi andremo a votare il 12 e 13 giugno per dire SI ai quesiti referendari che vogliono fermare la privatizzazione dell’acqua e ci auguriamo che lo stesso facciano i nostri concittadini”.