L’associazione culturale Idea Città di Castellammare di Stabia denuncia l’assenza nel Piano per Pompei e negli interventi urgenti approvati ieri dal Consiglio superiore dei beni culturali a Roma di opere di restauro per le ville romane di Stabiae. “Se venisse confermato l’elenco reso noto – afferma il presidente Gianpaolo Valitutti – siamo di fronte a una grave omissione verso le ville di Stabiae, le quali necessitano di urgenti lavori di restauro e di un serio programma di tutela e valorizzazione. Il Ministero dimentica le ville romane di Castellammare, così come ha dimenticato il Palazzo reale di Quisisana e la Scuola nazionale di restauro che deve essere aperta nella nostra città. Va bene programmare e finanziare il recupero dell’immenso patrimonio archeologico di Pompei, ma è veramente incomprensibile che mentre si sia deciso (e giustamente) di intervenire su tanti altri importanti siti vesuviani (Torre Annunziata, Poggiomarino, Ercolano, Boscoreale, Nola), vi sia una sola eccezione: l’antica Stabiae. Chiediamo che si spieghi alla città il perché di questa omissione. Forse le ville di Varano non hanno bisogno di urgenti interventi di restauro? Forse che non servano opere di valorizzazione?”.
L’associazione Idea Città denuncia inoltre come a un anno e mezzo dalla firma dell’accordo per aprire a Quisisana la Scuola di Alta formazione per il restauro in collaborazione con l’Università Suor Orsola Benincasa, nessuna iniziativa si intraveda all’orizzonte. “Proprio perché scavi di Stabiae e Reggia di Quisisana vanno valorizzati insieme – aggiunge il presidente Valitutti – mentre al momento vengono dimenticati insieme, nelle prossime settimane terremo un’iniziativa pubblica per richiamare tutti i responsabili agli impegni assunti per valorizzare i due più importanti beni culturali di Castellammare di Stabia, al momento dimenticati da tutti”.