«Una situazione che a Napoli e in tutto il meridione – afferma il presidente campano di Federconsumatori, Rosario Stornaiuolo – è diventata insostenibile. Un’auto a Napoli, in prima classe, senza aver subito sinistri, paga più di mille euro all’anno ed a questi vanno aggiunte anche le altre tasse per il mantenimento della vettura. Per non parlare dei neopatentati, molti dei quali arrivano a superare le duemila euro annue. Una condizione gravissima e discriminatoria per i Napoletani e tutti i meridionali. L’auto come un lusso, non più un modo per agevolare la mobilità in una città dove il trasporto pubblico è quasi assente».
Cresce ancora, quindi, l’impressionante bilancio dei rincari registrati dal 1994 ad oggi, che si attesta ad oltre 186%. Ad aggravare la situazione, inoltre, contribuiscono anche le azioni di disdetta e l’abbandono di intere zone da parte delle compagnie, soprattutto nel Sud.
«Su questo versante – conclude Stornaiuolo – la Federconsumatori Campania ha già avviato tutti i procedimenti legali necessari. Azioni, quelle delle disdette massive, che rappresentano una vera e propria violazione dell’obbligo a contrarre».
Federconsumatori Campania, con il supporto della Federconsumatori Nazionale chiede all’Isvap di avviare dei seri controlli sulla determinazione delle tariffe, per una maggiore trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini che, quotidianamente, lamentano questi continui aumenti presso i nostri sportelli.