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Salernitana sconfitta a Verona, la serie B si allontana

La Salernitana si complica la vita. 2 a 0 è il finale dal “Marcantonio Bentegodi” di Verona, il primo atto di questa finale play-off vede gli scaligeri avanti di due reti. Dopo un primo tempo giocato ad alti livelli, La Salernitana, scompare nella ripresa e i padroni di casa trovano il raddoppio ipotecando la promozione. L’infortunio di Fabinho, la bruttissima prestazione di gente come Ragusa e Dino Fava hanno compromesso le speranze di Breda di fare un buon risultato in terra veneta. Il risultato finale, frutto di un’ottima prestazione da parte degli uomini di Mandorlini, è anche condizionato da un rigore a dir poco generoso decretato dall’arbitro nella prima frazione di gara. I giocatori granata a fine gara corrono sotto la curva dei propri sostenitori ringraziandoli per l’apporto e la fiducia dimostratagli e dando appuntamento a domenica prossima allo stadio Arechi, quando si cercherà di dare un futuro a questa Salernitana.

La partita– Si parte in un Bentegodi gremito, sono 2000 i tifosi granata accorsi in terra veneta e ben 7 sono stati fermati per alcuni tafferugli avvenuti nel prepartita all’esterno dello stadio. La situazione è tornata poi subito alla normalità, giusto in tempo per il fischio d’inizio del signor Di Bello di Brindisi. Il primo tempo sembra una sfida a punti tra Fabinho per le fila granata e Alfredsson per i gialloblu, i due giocatori hanno messo in serie difficoltà le rispettive retroguardie avversarie. Siamo al 5’ quando Montervino è costretto al fallo, con tanto di cartellino giallo, sulla prima incursione firmata Alfredsson, dalla punizione va lo stesso centrocampista svedese e Caglioni para senza problemi, Montervino salterà il ritorno perché diffidato. Dopo 3 minuti rispondono gli uomini di Breda con una punizione di Carrus, guadagnata precedentemente da Ragusa, la palla finisce di poco alta sulla traversa, si disperano i tifosi granata. La Salernitana prende il pallino del gioco e al 13’ Fabinho scatenato sulla destra, semina il panico nella retroguardia scaligera e attira su di sè le attenzioni di ben tre difensori gialloblu, l’attaccante brasiliano serve Ragusa  che sbaglia clamorosamente, Salernitana vicinissima al vantaggio. Passano 3 minuti e il direttore di gara decreta un rigore per i padroni di casa, è Montervino a commettere un fallo di mano in piena area, molto dubbia la volontarietà la panchina e la tribuna granata si scagliano contro l’arbitro. Dagli undici metri va Ferrari che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi, 1 a 0 tra le polemiche. Il Verona rinvigorita dal vantaggio cala i ritmi e cerca di amministrare rendendosi pericolosa con il solito Alfredsson che al minuto 25’ sfiora il raddoppio con un bel tiro deviato in angolo da un difensore granata. Siamo alla mezz’ora quando il solito ispiratissimo Fabinho fa il bello e il cattivo tempo nell’area locale serve Dino Fava che tenta la conclusione, è bravo Rafael a respingere, sul tap in va tutto solo Ragusa che clamorosamente da due passi riesce a sparare alto, occasionissima per la Salernitana. Rispondono i padroni di casa al 32’ quando Berrettoni, servito, manco a dirlo, dal solito Alfredsson, tenta un tiro a giro e la palla sfiora il palo. Ma al 37’ Fabinho, il più vivace e pericoloso dei suoi, è costretto a lasciare il campo per un risentimento muscolare al suo posto entra Aurelio. Da qui alla fine del primo tempo è da evidenziare ancora  un insidiosissimo tiro di Alfredsson miracolosamente disinnescato dall’estremo difensore granata. Si ritorna dagli spogliatoi con il Verona sempre più determinato a trovare il raddoppio che chiuderebbe la partita e con un assente di lusso: la Salernitana. Siamo al 47’ quando gli scaligeri vanno vicinissimi al 2 a 0 con un pericolosissimo colpo di testa di Lenoci , Caglioni è straordinario nel suo intervento e si rifugia in angolo. Al 59’ arriva il primo tiro da parte dei granata nella seconda frazione di gara, è Carrus a provarci da buona posizione e la palla sortisce alta sopra la traversa. Il Verona è padrone del campo e al 66’ Ferrari scatta sul filo del fuorigioco e salta Caglioni che non può far altro che stenderlo, per il signor DF Bello di Brindisi non ci sono dubbi: rigore ed espulsione per Caglioni. Entra il secondo portiere Iuliano ed è costretto ad uscire Dino Fava, dal dischetto va di nuovo Ferrari che per la seconda volta non fallisce, 2 a 0 e Salernitana in dieci. Gli uomini di Breda subiscono la mazzata psicologica e il Verona assedia l’aria di rigore ospite per la ricerca del terzo goal e ci va vicinissimo al 77’ con il neoentrato Mancini ma Iuliano para con un intervento pregevole. Scorrono così gli ultimi minuti e al 45’ c’è ancora il tempo per un tiro del migliore in campo, Alfredsson che impensierisce non poco l’attento Iuliano. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, il Verona fa festa ma i tifosi granata ringraziano ancora una volta i propri giocatori dando appuntamento a domenica prossima.

“Trentamila all’Arechi domenica prossima” è questo il pensiero che veloce come una saetta, e categorico come un imperativo, è penetrato nei cervelli dei tifosi granata; questa Salernitana avrà bisogno di uno stadio stracolmo per scrivere un impresa che avrebbe dell’incredibile e che regalerebbe un sogno ad una città che teme per il proprio futuro calcistico.

Giuseppe Falanga

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