Si è aperta con un ampia partecipazione di pubblico l’edizione numero sedici del Premio Cimitile ancora una volta un connubio tra arte, storia e cultura.
La manifestazione quest’anno si lega ai festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita della nostra Nazione e a dare il benvenuto ai visitatore sono state le opere degli alunni dell’Istituto Caravaggio di San Gennaro Vesuviano confluite nella Mostra “Le combattenti, eroine invisibili dell’Unità d’Italia”che ha dato luce ai bozzetti, nonché realizzazioni concrete, di abiti futuristici e rivisitazioni in chiave contemporanea di famose tele del Caravaggio e degli abiti originali dell’epoca del Risorgimento.
Il convegno inaugurale della manifestazione, nell’ambito del tema unitario ha visto la presentazione del libro “Terronismo” di Marco Demarco, edito da Rizzoli, in previsione del tempo non propizio ha avuto luogo all’interno di una delle suggestive basiliche e precisamente quella di San Tommaso. L’apertura come doveroso è spettata alla lettura dei versi dell’inno d’Italia con le parole di Michele Novaro per poi giungere all’ascolto delle celebri musiche di Goffredo Mameli seguito da un forte plauso dei presenti.
Moderatore della serata il dott. Ermanno Corsi, presidente del comitato scientifico del Premio che ha introdotto le personalità intervenute dal Presidente della Fondazione premio Cimitile Felice Napolitano, al Sindaco della città Nunzio Provvisiero fino all’On. Paolo Russo. Assente invece l’annunciato Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro che ha voluto comunque inviare i propri auguri di apertura dell’evento tramite l’assessore ai trasporti Antonio Pentangelo.
Sotto il patronato concesso ancora una volta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è dato così il via un’altra edificante settimana di incontri che quest’anno si propone di riflettere, nell’anno delle celebrazioni, sulla reale unità percepita dagli italiani. Il testo di Demarco, come sottolineato da Felice Napolitano, si interroga appunto sul divario evidente tra il nord e il sud del nostro paese in una rete di orgogli e pregiudizi che tuttavia non fa perdere all’autore la convinzione che, al di là delle troppo spesso innalzate barricate, l’Unità sancita 150 anni fa ha fatto bene agli italiani e che non dovrebbe significare un appiattimento delle identità locali ma anzi un intrecciarsi pacifico con la realtà nazionale per un fine comune.
De marco, Direttore del Corriere del Mezzogiorno, affronta criticamente la condizione degli uomini del sud e le possibili soluzioni sociali e culturali alle annose problematiche che li affliggono proponendo una ricostruzione culturale degli eventi principali dei circa due secoli di Italia citando personaggi apparentemente lontani come Tomasi di Lampedusa e Michele Placido.
Come affermato dall’onorevole Paolo Russo nella sua recensione questo è un testo che si legge talvolta con un sorriso e paradossalmente con una smorfia di disapprovazione, sottolineando come questa sia esattamente la magia di un libro ovvero quella di garantire la possibilità di analizzare pagina per pagina uno scritto e ritornare indietro per godere a pieno di tutti i molteplici significati impressi dall’autore fino a comprenderne il senso totale.
Nella serata finale del 18 giugno ci sarà la premiazione con i campanili d’argento dei vincitori di quest’anno ma una ricca settimana di eventi attende i visitatori. Lo stesso premio, puntando a dare voce al binomio identità nazionale- orgoglio campano, rappresenta infatti non solo un momento di promozione alla lettura ma anche e soprattutto attrattore del territorio, apice di un progetto di riqualificazione del patrimonio artistico-culturale locale ma di respiro nazionale.
Non a caso l’evento sta divenendo sempre di più trampolino di lancio per molti scrittori emergenti che sono stati premiati a Cimitile, registrando un sensibile incremento di vendite. Per quanto riguarda poi la Fondazione del premio, esistente sul territorio da cinque anni, certo in poco tempo, può andare fiera dei risultati raggiunti in termini di impegno profuso per ottenere borse di studio e convenzioni con le università locali.
Si invita per tanto a seguire l’intera manifestazione in cui, come ricorda il Sindaco Provvisiero il libro incontra le suggestive basiliche trasudanti da secoli cultura, religione e storia.
Stella Porricelli