Terzigno: un secolo di vita

Nella giornata di martedì 7 giugno, la città di Terzigno ha vissuto uno dei momenti più belli e significativi degli ultimi anni, per i festeggiamenti del centesimo genetliaco di uno dei suoi cittadini più illustri e stimati.

Nell’anno in cui è celebrato il 150° anniversario dell’Unità della nostra Nazione, Terzigno ha avuto il piacere di onorare uno dei suoi figli più rappresentativi, perché nei suoi cento anni di vita è riuscito a dimostrare come sia possibile essere onesti, generosi, altruisti.

Zio Salvatore Annunziata ne ha viste sul serio di belle e di brutte, a partire dalla sua infanzia quando, avendo appena quattro anni, scoppiò il primo cruento e doloroso conflitto mondiale. In un’epoca il cui il benessere economico e sociale non era alla portata di tutti, il piccolo Salvatore crebbe ricevendo un’ educazione tipicamente tradizionale , che è risultata decisiva per la sua successiva formazione di uomo, combattente, marito, e padre.

Combatté negli anni 1935-1936 durante la campagna d’Etiopia, fu in prima persona coinvolto nella seconda guerra mondiale, rimanendo prigioniero delle truppe inglesi in India  ed in Inghilterra , ritornando libero soltanto verso la fine del 1947 . In riferimento a tale periodo, ha sempre sottolineato di non avere mai cooperato con le truppe nemiche e di avere sempre difeso incondizionatamente la propria Patria.

Al suo ritorno familiari ed amici non crederono ai propri occhi, in quanto avevano perso tutte le speranze di poterlo rivedere vivo dopo anni ed anni di sofferta prigionia. Nonostante gli stenti patiti in un periodo così tragico ed intenso, come difensore dei sacrosanti diritti dei braccianti agricoli di Terzigno e del suo circondario, si pose a capo di essi per combattere ogni ingiustizia ed ogni sopruso esercitati nei loro confronti. Fu rappresentante provinciale del loro sindacato ( federterra ) dimostrando sempre il proprio tenace attaccamento alle cause di quelle donne e di quegli uomini bruciati dai raggi del sole  e, spesso, piegati dalla fatica per la raccolta dei beni agricoli della Terra.

Dal 1975 al 1979 è stato consigliere comunale del PCI a Terzigno, coprendo mirabilmente il ruolo di assessore comunale ai lavori pubblici, vantandosi del fatto di avere sempre respinto offerte poco chiare  e di non avere mai voluto ricevere niente da nessuno, nell’espletamento della sua funzione di pubblico amministratore.

Pur essendo un rappresentante di una ben definita parte politica, non ha mai considerato chi la pensasse diversamente come un avversario o, peggio, come un nemico.

Tra le opere da lui compiute a difesa dei più deboli zio Salvatore ricorda favorevolmente quando , recatosi a Napoli da don. Pasquale Catalano , riuscì a strappargli “buoni” per 500 razioni di cibo per bambini bisognosi; successivamente, si prodigò per ottenere buoni per 100  pasti da destinare a donne in stato interessante e per un quantitativo di 100 quintali di avena da destinare ad animali in possesso di poveri contadini.

“Siate onesti”- questo è stato il suo più ricorrente messaggio-, “così vi vogliono bene tutti”.

Su queste parole il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio si è soffermato nel suo discorso celebrativo per i festeggiamenti del centesimo compleanno di zio Salvatore Annunziata. Già in prima mattinata, e precisamente alle ore 06:00, il primo cittadino di Terzigno, recatosi presso la sua abitazione per formulargli i suoi più sinceri auguri, ha organizzato in suo onore una spettacolare “ sveglia pirotecnica “.

Durante l’intera giornata presso la dimora di zio Salvatore c’è stato un andirivieni di familiari, amici, e conoscenti, che hanno voluto sinceramente congratularsi per il raggiungimento di tale importante traguardo anagrafico. Nel tardo pomeriggio, c’è stato inoltre, il solenne incontro con il sindaco Domenico Auricchio, il presidente del consiglio Stefano Pagano, il vice-sindaco Francesco Ranieri e numerosi consiglieri comunali, durante il quale sono  state offerte una targa ricordo ed una torta da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale, con una dedica con cui concludiamo questo nostro gradito resoconto:

A ZIO SALVATORE ANNUNZIATA PER AVERCI DONATO UN SECOLO DI VITA ALL’INSEGNA DELL’ONESTA’ E AL SERVIZIO DEI TERZIGNESI

Maria Borrelli

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