Vico Equense: una vittoria senza precedenti. Intervista al sindaco Cinque

Gennaro Cinque, vincitore indiscusso delle ultime elezioni amministrative di Vico Equense, è seduto a parlare con una persona nella sua stanza al palazzo del Municipio vecchio. Mi vede e mi saluta attraverso la porta aperta. Non ho appuntamento e non so se mi riceverà. Dopo un po’, congedato l’interlocutore,  mi lascia entrare e non dà l’ impressione di volermi liquidare in pochi minuti. Mi chiede di sedermi e lui resta seduto al mio fianco, non prende posto dietro la grande scrivania. E’ chiaro che non vuole prendere le distanze, anzi è molto disponibile al colloquio. Così, comincia la mia intervista, senza appuntamento e del tutto fuori programma.

Sindaco, una vittoria senza precedenti…

“Infatti. Devo dire che nemmeno io mi aspettavo un tale consenso. Evidentemente la gente ha davvero apprezzato il lavoro svolto insieme a tutti i miei collaboratori e ha voluto dimostrarlo. Di questo non possiamo che essere orgogliosi”.

Eppure lei ha subito una pesante opposizione in Consiglio Comunale e dure accuse durante la campagna elettorale.

“E’ vero, ma si è sparato a zero su di me e a raffica su persone che sono onestissime e che non hanno mai anteposto i loro interessi personali nell’amministrare. Gli elettori lo hanno capito fin dal primo giorno che a me, a noi, sta a cuore soprattutto il mio paese. Ho realizzato cose che erano bloccate da anni e nel solo interesse dei miei concittadini.”

Però in questi anni alcune procedure nelle gare di appalto deve ammettere che hanno insospettito anche le autorità giudiziarie  e si sono ipotizzati dei reati per alcuni dipendenti e funzionari comunali.

“Le sembra possibile che persone come Flora Buonocore, Francesco Iovine o l’ing. Petraccone possano aver lucrato come dice qualcuno? Io posso dire che se mi fossi accorto che prendevano un solo euro li avrei cacciati immediatamente. Al contrario, mi sento di garantire sulla loro onestà al cento per cento”.

Sindaco, su alcuni lavori importanti come quelli della Raffaele Bosco rimangono molti dubbi irrisolti.

“Gli errori sulla Raffaele Bosco sono partiti da lontano. A cominciare dal progetto esecutivo firmato dall’ing. Consiglio Cannavale. Per ampliare e mettere in sicurezza via Raffaele Bosco si è fatto un progetto che andava bene forse per un’autostrada. Io con i finanziamenti ho fatto quel che ho potuto ma i soldi sono finiti presto perché, in giacenza da anni e anni, non erano più adeguati ai costi dell’opera così come era stata progettata”.

E sugli espropri del terreno a Moiano per esempio che mi dice? L’esproprio non c’è mai stato anche se i proprietari hanno ceduto il loro terreno per ampliare la carreggiata.

“Ci fu un errore in quanto non fu bandito in tempo il bando di avviso per gli espropri. Ed emetterlo in un secondo momento avrebbe comportato la perdita di altri sei mesi. Il che significava anche perdere i finanziamenti regionali. Allora, per correre ai ripari, adottammo la strategia, del tutto legale, della cessione benevola del terreno da parte dei proprietari. Su questa cosa l’opposizione ha costruito la Santa Inquisizione”.

La Santa Inquisizione? Cioè?

“Cioè hanno inventato una marea di accuse infondate e sollevato un polverone immenso e volevano mandarmi al rogo! Lo chieda a Dilengite come sono andate le cose. Lui la storia la conosce benissimo”.

Cosa mi dice allora su piazza Mercato?  L’AVCP ha rilevato parecchie illegittimità nelle procedure di appalto per il parcheggio interrato.

“Le procedure, lo ammetto, non sempre sono state seguite in maniera ortodossa. Però è esclusa la malafede. Io sono assolutamente tranquillo e nel caso i miei funzionari potranno dimostrare l’assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato”.

Sindaco parliamo un po’ del futuro. A che punto è con la Giunta? E nel prossimo consiglio comunale che opposizione si aspetta?

“La giunta per me può aspettare pure fino a dicembre. Per ora non ho nomi sicuri da darle. Però le dico che voglio intorno a me persone che facciano squadra. Gli Assessori dovranno essere presenti tutti i giorni in Comune dalla mattina presto fino alle 14.00 perlomeno. Inoltre non devono dare solo un parere politico sulle attività da svolgere, non serve definire solo gli indirizzi. Gli assessori devono seguire i progetti personalmente, essere compartecipi in prima persona. E tutto deve essere coordinato in un lavoro di squadra. Non voglio più tra i piedi, come accadde all’epoca di Dilengite, persone che passano la sera, rilassati magari perché hanno cenato tranquilli a casa loro, e che se ne vengono in comune alle 21.00 per dire: allora a che state? Fin quando non troverò persone in grado di fare questo la Giunta può aspettare. E sia chiaro, non cerco persone condiscendenti. Anzi voglio con me chi mi prospetta i problemi, chi mi aiuta a correggere gli eventuali errori. Quanto all’opposizione spero che diventi costruttiva, che voglia dare la sua collaborazione per il buon governo di Vico Equense. Usando anche lo strumento del Referendum cittadino, se è il caso di scegliere tra più soluzioni. Io sono sempre a disposizione per dare chiarimenti. Una cosa posso dire, non ne posso più di accuse false. In passato alcuni consiglieri di opposizione, e qualche cittadino poco informato, hanno invaso la Procura di Torre Annunziata con le loro denunce al punto da mettere in allarme i giudici che pensano di trovare chissà quanti e quali reati dentro le mura del Municipio di Vico Equense”.

Forse sa dell’arrivo in Comune di un avviso di garanzia o qualche atto giudiziario?

“Beh, i giudici sono costretti ad indagare pure sulle denunce anonime. E’ il loro dovere, Ma potremo dimostrare che tutte le accuse sono assolutamente infondate”.

Maria D’Ordia

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