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Aumenti delle bocciature. Gelmini: più rigore nelle scuole

Anche quest’ anno scolastico 2010-2011 è terminato: intorno al 10 di questo mese sono scattate le vacanze in quasi tutte le regioni, fatta eccezione per la Liguria, in cui, per gli studenti, la pausa estiva non inizierà prima del 15 Giugno.

La precedenza, nella valutazione degli studenti, è stata data alle classi prossime alla maturità: i primi exit poll rivelano che la percentuale di bocciati, nelle scuole superiori, è piuttosto alta.

“Non possiamo certo gioire se aumentano i bocciati” commenta il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini “ma se c’è più rigore a scuola è un bene per il paese, perché è fra i banchi che si formerà la nuova classe dirigente.”

Numerose erano state le innovazioni apportate al fine di un miglioramento della qualità dell’istruzione: nell’ambito della scuola primaria, abbiamo assistito ad un aumento delle classi a tempo pieno; per gli studenti appena diplomati è stata progettata la nascita dell’ITS, una nuova filiera non universitaria creata per formare le figure professionali più richieste dal mondo del lavoro. Al centro delle principali innovazioni è stato il settore tecnico-scientifico, con un significativo rilancio dell’istruzione tecnica e professionale, che sembrava aver riscontrato il favore degli studenti e delle famiglie.

E’ proprio questo ramo dell’istruzione secondaria però, ad aver vissuto un anno di crisi: la percentuale più alta di bocciature e rimandati quest’ anno è prevista proprio per il liceo scientifico, soprattutto nelle prime classi, mentre si presenta stabile il quadro di bocciature e rinvii a settembre nelle classi successive.

Il preside Mario Rusconi, dirigente del liceo scientifico Newton e vicepresidente dell’Associazione Presidi, ha rivelato che in una classe prima sono stati bocciati 11 studenti su 29, ben il 37%. Lo stesso preside ammette “Il liceo scientifico è diventato più difficile. Spesso i ragazzi arrivano con un’impostazione carente in matematica”.

Con l’introduzione della Riforma Gelmini, nei licei scientifici lo studio della fisica e delle scienze è stato reso obbligatorio sin dal primo anno e non tutti gli studenti sembrano aver retto il nuovo carico di studi.

Quest’anno poi ha ulteriormente influito sulle bocciature il numero delle assenze: chi non ha frequentato almeno i ¾ dell’orario scolastico verrà bocciato.

In compenso l’annuncio di una politica di ‘rigore’ nei confronti degli studenti assenteisti ha dato i suoi frutti: “ogni anno a maggio-giugno” spiega la preside del Giulio Cesare di Roma, Micaela Ricciardi  “le classi si svuotavano, soprattutto quelle della maturità: i ragazzi preferivano studiare a casa. Ora il fenomeno è sensibilmente ridotto”.

Maria Ilaria Incitti

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