Somma Vesuviana: “Il Futuro in un sogno”

Somma vesuviana. In onore del 150° dell’Unità d’Italia , le classi V C e  V D,  del primo Circolo Didattico “Raffaele Arfe”,   hanno organizzato per questo fine anno una manifestazione davvero caratteristica. “ Il Futuro in un sogno” questo il titolo della rappresentazione teatrale che si è svolta nello spiazzale adiacente al plesso del Casamale, la struttura situata nel centro storico di Somma Vesuviana. Lo spettacolo  ha messo in campo una delle  più grandi tragedie umane del XX secolo la Prima e  la Seconda Guerra Mondiale.  Iniziata il primo settembre del 1939 con l’aggressione nazista alla Polonia e con gli alleati russi che occupano l’Estonia, la Lettonia, la Lituania e la Polonia orientale, la prima di queste due guerre non fu vissuta in prima persona da tutti i sommesi, come invece capitò per la seconda. Quest’ultima arrivò a Somma. Dopo il 1861, l’Italia vive un periodo (50 anni) di tranquillità senza stranieri in campo, ma con l’arrivo della catastrofe i sommesi si ritrovano i tedeschi nelle case che uccidono senza pietà. Sul monumento ai Caduti situato in piazza Vittorio Emanuele III sono presenti lateralmente due lapidi  marmoree sulle quali sono incisi i nomi dei concittadini morti a causa delle due guerre Mondiali, per ricordare degnamente la loro memoria e il loro coraggio ad offrire la vita per la patria.  Un periodo contraddistinto dal dolore e dalla perdita di molti concittadini, che ancora oggi è ricordato da molti, soprattutto dalle persone di età avanzata.  Ed è stato proprio sui vivi ricordi di questa gente, che in prima persona hanno vissuto questa esperienza, che si è improntata questa recita. Durante la serata organizzata dalle maestre del plesso “Raffaele Arfè”, erano presenti insieme al primo cittadino il Dott. Raffaele Allocca,  le autorità comunali e civili, nonché i genitori e i parenti dei protagonisti che si sono congratulati con le insegnanti. Tutto spettacolo è stato improntato sulle musiche di “Santa Lucia Luntan” , “Partn’ e’ bastiment’ per rivivere il momento di chi per trovare fortuna emigrava in America, e con l’avvento del turismo balneare attraverso costumi e coreografie è stato fatto capire ai bambini come nel dopoguerra il popolo italiano cominciò a vivere un periodo denominato “benessere economico” , che ha portato alla società odierna. Insomma davvero emozionante e suggestiva la rappresentazione di facile fruizione adatta per i bambini e momorabile per gli adulti che hanno manifestato, alla fine della commedia, il loro plauso con una battuta di mani davvero entusiasmante.

Di DORA  AMBRA

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano