Pompei, Messigno: la periferia dimenticata, ovvero le difficoltà di chi abita lontano dal centro

Con l’arrivo  dei temporali estivi torna d’attualità una delle caratteristiche di Messigno, località alla periferia di Pompei, dove le precipitazioni provocano continui allagamenti e disagi alla viabilità tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti. La mancanza di una rete fognaria determina infatti frequenti tracimazioni dei tombini, l’acqua si accumula e a volte giunge sino all’altezza dei marciapiedi. Questi ultimi d’ altronde rappresentano   un’ altra nota dolente del quartiere: discontinui e dissestati in molti punti  sono difficili da percorrere per genitori col passeggino, biciclette o persone anziane di cui la popolazione locale è ricca; e il manto stradale non è da meno con buche e rattoppi. Eppure il centro di Pompei vanta un paesaggio urbano curato nel decoro e nell’igiene, ben servito da una rete di trasporti efficiente, dato anche il carattere turistico del luogo. Tuttavia proprio questi elementi positivi, che fanno di Pompei una felice eccezione nel territorio vesuviano, rendono ancora più stridente il contrasto con la località in questione. Anche dal punto di vista dei collegamenti Messigno risulta penalizzata: l’ultimo autobus è previsto per le 19.00 dopo di che è necessario munirsi di auto o andare a piedi. Ma anche qui l’impresa è ardua: la strada  che costeggia il fiume sul versante di Messigno è munita  da un lato di un marciapiede coperto d’erbacce  dall’altro  di uno non continuo e malridotto, e il profumo del Sarno, specie nelle sere d’estate, si fa sentire.  Il percorso per arrivare all’oratorio non è in uno stato migliore con i cittadini costretti a fare lo slalom tra le macchine in sosta quando il marciapiede manca,  pur essendo quello il luogo di aggregazione della comunità, soprattutto dei giovani, mancandone altri, eccetto piazzetta Concordia che non offre molto, tranne uno spazio comune spesso trascurato. Rebus sic stantibus il cittadino di Messigno  è svantaggiato rispetto al resto del comune cui pure appartiene, e non può che sperare  che la qualità della vita del centro cittadino, in termini di attenzione e servizi, si estenda  al suo quartiere per sentirsi realmente Pompeiano.

Claudia  Malafronte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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