Si è svolto oggi, mercoledì 15 giugno, presso l’Aula Consiliare di Palazzo Siano a Sant’Anastasia il consiglio comunale straordinario convocato d’urgenza dopo il grave atto intimidatorio subito dal primo cittadino anastasiano nella notte tra l’11 e il 12 scorso: l’auto di Esposito, ferma sotto casa, è stata crivellata da colpi di pistola (una quindicina in tutto). Si tratta della terza violenza subita dal sindaco in poco più di dodici mesi di mandato, e il clima nel paese vesuviano in questi giorni si è notevolmente inasprito con i cittadini che non digeriscono la nomea di “paese violento”. Grande affluenza di pubblico nell’assise pubblica con la partecipazione dell’intera Amministrazione comunale, le forze di opposizione, gli esponenti delle principali sigle sindacali, associazioni e i sindaci dei comuni vicini tra i quali Lello Russo per Pomigliano, e Allocca di Somma Vesuviana oltre ai primi cittadini di San Sebastiano e Cercola e Volla. Apre il coro di solidarietà verso Esposito don Francesco d’Ascoli, che apre il suo discorso «esortando in primis la politica a moderare i toni del confronto, per cercare soluzioni concrete al difficile momento che attraversa la nostra società e far si che la disoccupazione lancinante non diventi l’humus fertile per i tanti giovani che non trovando lavoro possono avvicinarsi al mondo della criminalità organizzata». Per il leader del Pd anastasiano Giovanni Barone «è arrivato il tempo di mettere da parte inutili contrapposizioni e lavorare concretamente, senza distinzioni e senza guardare al colore politico, al fianco di chi si batte contro la camorra e la criminalità. Carmine Esposito ha la mia solidarietà per quanto accaduto, ma lavoriamo insieme, con una commissione bipartisan, per arrivare a trovare soluzioni concrete ber sconfiggere la violenza sul nostro territorio». Prima della chiusura di Esposito, prendono la parola la dottoressa Rea, comandante della Polizia Provinciale e il dott. Malvano (delegato regionale) che si uniscono al coro di protesta per quanto accaduto e per cercare di uscire dal giogo messo in atto da un manipolo di sconsiderati che mettono a repentaglio la condotta pacifica nei nostri territori. Un emozionato e provato sindaco chiude la seduta: «Voglio innanzitutto ringraziare tutti i presenti per l’affetto e la vicinanza mostratami. Non vi nascondo – continua Esposito – che dopo quello che mi è accaduto ho pensato alla mia famiglia e al ruolo di padre che svolgo e il pensiero di mollare tutto è stato forte. La prima sensazione è stata la paura e il rammarico. Deciderò nei prossimi giorni se andare avanti o mollare tutto, perché a differenza di quanto possa pensare qualcuno io non faccio il sindaco per professione ma per passione e siccome, spesso, noi primi cittadini ci troviamo soli a combattere contro certi personaggi, devo decidere bene se proseguire, anche se l’affetto che mi state dimostrando oggi mi potrebbe dare la forza per andare avanti».
Vincenzo Rea