Nuovo appuntamento con Feriae Oplontinae: incontro con gli autori di “Processo a Garibaldi. Luci ed ombre di un eroe” .Si è svolta venerdì 10 giugno, presso la biblioteca comunale E. Cesaro, la presentazione del libro “Processo a Garibaldi. Luci ed ombre di un eroe” di Vincenzo Labanca, di professione storico e Antonio Cirillo, giudice. L’iniziativa è nata su proposta del presidente dell’associazione Girovagando il Vesuvio e dintorni, Francesco Turriziani, per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia, nell’ambito della rassegna promossa dall’assessorato alla cultura di Torre Annunziata Feriae Oplontinae. All’incontro, in una biblioteca che si è gradualmente riempita, erano presenti, oltre ai due autori, l’assessore alla cultura Maria Elefante, in veste di mediatrice e di filologa dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Francesco Turriziani, presidente dell’associazione Girovagando il Vesuvio e dintorni, Cosmo Sallustio Salvemini, senatore del Parlamento Mondiale Sicurezza e Pace e Annella Prisco Saggiomo, presidente dell’associazione Michele Prisco. Apre l’incontro Francesco Torriziani, che si sofferma sull’importanza del ruolo storico di Torre Annunziata, auspicando nel recupero di alcuni cimeli ritrovati nella zona portuale: 30 cannoni risalenti al periodo borbonico che potrebbero essere restaurati ed esposti, a ricordare quanto la città sia stata snodo fondamentale dell’epoca.Annella Prisco Saggiomo, ha avuto il compito di riassumere l’opera e darne una propria interpretazione. Il volume è diviso in tre parti. Nella prima sono evidenziati i tratti positivi dell’eroe dei due mondi, gli aspetti che l’hanno reso l’icona che tutti conoscono e riconoscono. Nella seconda, la visione è completamente capovolta. Garibaldi è un ignorante, mercenario, presuntuoso, un uomo dai comportamenti immorali, pedina nelle mani dei potenti dell’epoca. Si conclude con un processo immaginario in cui accusa e difesa si scontrano, lasciando all’ideale giuria popolare il verdetto da emettere. La presidente dell’associazione Michele Prisco esprime quindi il suo parere: “Sembra un convivio tra amici con posizioni diverse. Le parti che ho preferito riguardano il periodo di Garibaldi a Caprera, quando si ritira a vita privata e conduce un’esistenza spartana, spirituale.”Il senatore Salvemini descrive invece Garibaldi come “un amante della libertà in senso lato, non solo della nazionalità di un popolo, ma di tutti gli oppressi”.Molto intenso è stato il momento in cui l’attore Rudy Medina ha messo in scena il processo a Garibaldi.Il pensiero di Labanca può essere riassunto in questa sua battuta sarcastica: “Pensate se gli storici di oggi fossero Giuliano Ferrara, Emilio Fede, che immagine rimarrebbe di Berlusconi? Ecco è quello che è avvenuto con Garibaldi”. Più elastico è invece Antonio Cirillo: “Questo libro è per chi ha la presunzione di avere la verità in tasca. Ognuno pensa di avere ragione, ma in realtà coglie aspetti diversi di una stessa realtà” .
Anna Bottone