Si è parlato di agricoltura biologica e sana alimentazione all’incontro pubblico tenutosi sabato 18 giugno presso la sede dell’associazione “Jamm” di San Giuseppe Vesuviano. “Il progetto che viene presentato oggi – ha spiegato il responsabile dell’associazione Roberto Duraccio – si pone nel mezzo delle nostre attività, poiché scaturita da una costola di Jamm,ovvero “Jamm per l’Ambiente” che ci ha visti impegnati in prima persona nella lotta per la tutela del territorio. Riteniamo che in questo quadro vada si inserita anche la corretta coltivazione degli alimenti e quindi la corretta alimentazione. Con l’iniziativa di questa sera intendiamo mostrare come è possibile anche in queste zone fare il “Km Zero” ed usufruire di prodotti biologici e quindi senza pesticidi, coltivati in terreni controllati e irrigati da acque controllate. Con l’iniziativa odierna, prende vita il Gas, Gruppo di Acquisto Solidale. Partiamo con l’agricoltura biologica ma intendiamo estenderci ad altri settori, come l’abbigliamento, e ad altri settori, proprio per esercitare una pressione su quelli che sono i corretti meccanismi produttivi ed anche i rapporti di lavoro”.
All’iniziativa ha preso parte il Maresciallo Marcello Manfredi (nella foto),Polizia Giudiziaria Sez. Reati Ambientali. “Io sono stato invitato dal Progetto Aires e dalla Associazione Jamm – ci spiega il Maresciallo Manfredi – ,in quanto le due realtà sinergicamente portano avanti il discorso dei prodotti biologici. E nel contesto dell’inquinamento ambientale hanno chiesto la mia partecipazione,conoscendo il mio impegno e che opero nel settore dei reati ambientali,per testimoniare dal vivo le attività che sono state fatte in materia di reati ambientali nei comuni vesuviani,non ultima l’Operazione TRIANGOLO DELLE BERMUDA,svoltasi tra Poggiomarino Striano e Boscoreale,nel Luglio 2010,ove soggetti per diversi anni tombavano rifiuti in un terreno agricolo di circa due ettari,realizzando dei canali e sversando all’interno sostanze e rifiuti speciali,pericolosi e no, e coprendoli con scarti della lavorazione agricola (finocchi) e terreno. Le attività successive al sequestro del sito,sono state condotte dall’Arpac,per ciò che consente le analisi del suolo e dei terreni. Ad oggi il procedimento non appartiene più alla Polizia Giudiziara, ma è passato all’organo giudicante e quindi bisogna attendere l’apertura del dibattimento per il “da farsi”. Indiscrezioni vogliono chi si proceda alla bonifica di quel sito,altamente inquinato. I reati ambientali purtroppo sono all’ordine del giorno,infatti proprio la settimana scorsa la Guardia di Finanza ha arrestato sette persone nell’interland napoletano,dedite allo smaltimento illegale dei rifiuti che avvenivano sia in terreni agricoli,che nel sistema fognario,dei comuni vesuviani e del napoletano aumentando così l’inquinamento anche del mare (nei comuni vesuviani non c’è un depuratore,e l’allacciamento delle reti fognarie vesuviane al collettore del depuratore di Sarno risulta ad oggi inesistente,quindi gli scarichi fognari conflusicono begli affluenti del fiume Sarno,e quindi in mare). Ritornando al discorso del biologico,bisognerebbe avere la certezza del prodotto biologico e quindi della filiera,rivolgendosi a determinate strutture capaci di garantire che il prodotto stesso sia genuino. L’iniziativa del Jamm è sicuramente meritevole di attenzione.” Questo progetto,dell’Associazione Jamm nasce d’intesa con l’Associazione Aires di Volla,che da anni ha nel biologico il suo credo. Il progetto Aires – ci spiega il responsabile Alessandro Gioia – nasce come associazione tre anni fa,come spazio per la riflessione e per la pratica di un consumo più critico e consapevole,legato ai temi ambientali che sono molto importanti nella nostra regione. Siamo partiti con un piccolo gruppo di acquisto,per capire come muoverci in questa realtà, e successivamente abbiamo creato una cooperativa per cercare di mettere insieme la parte della produzione (prodotti biologici,olio,latticini etc) per portare direttamente i nostri prodotti alle famiglie del territorio. La cooperativa, è cresciuta man mano,mettendo insieme quattro produttori biologici certificati dalla Regione Campania,ed abbiamo creato una rete con negozi,botteghe,ristoranti che ci fanno da appoggio ed attraverso cui distribuiamo i nostri prodotti alle famiglie. L’obbiettivo del progetto è rafforzarci su territorio,e promuovere e mettere in pratica il discorso di un consumo più consapevole,legato al territorio per la valorizzazione delle nostre aziende e sul consumo del cibo sicuro e controllato e quindi biologico. Molto importante è stata la testimonianza del Signor Ruggiero,della omonima Azienda Agricola sita in Pagani,che ha spiegato il perchè della scelta dell’agricoltura biologica,e che sia da monito a tutti gli agricoltori. “La mia azienda – afferma il Sign. Ruggiero – conta 7.000 mq,tutto coperto in serra e protetto da apposita rete antiafidi,e sono più di tredici anni che ho deciso di convertire la mia azienda in biologica. L’agricoltura biologica è stata una scelta di vita,una missione. Io e mia moglie ci siamo preposti questa prerogativa,in primis per il rispetto della natura,del consumatore,ed anche per le generazioni che crescono,perchè è gravissimo il fatto che mangiano veleno. E’ una missione,lo facciamo con tanto amore e andiamo avanti,pur facendo qualche sacrificio in più,maggiori controlli,maggiore attenzione,maggiore lavoro perchè non si ha a che fare con diserbanti o agenti chimici,ma tutto col sudore della fronte e l’opera delle mani e della zappa. Poi una lamentela,da parte di tutti gli agricoltori biologici,ci sentiamo soli e lontani dalle istituzioni,mai un contributo dalla Regione,tutto a spese nostre. Le istituzioni dovrebbero incentivare le aziende biologiche,per incoraggiare anche gli altri agricoltori ad effettuare l’agricoltura biolgica. Per noi il biologico è una missione confermo,ed anche se con le spese né usciamo a stento,noi continuiamo lo stesso,perchè il lato economico di fronte alla salute ed al mangiar sano và in secondo piano.” Hanno partecipato inoltre all’iniziativa,Gianluca Tommaselli perito agrario,teconologo alimentare, Francesco Borrelli naturopata,dottore in medicina biologica, Ferruccio D’ Angelo resp.organismo di controllo agricoltura biologica suolo e salute.
Pasquale Annunziata