Cresce la presenza delle donne in rete, in aumento dell’11,2% rispetto allo scorso anno. Tra i 5,6 milioni di utenti attivi di sesso femminile, sul web navigano principalmente donne tra i 35 e i 54 anni (2,6 milioni) e tra i 25 e i 34 anni (1,4 milioni). Questo è quanto rivela Audiweb, realizzatore e distributore di dati sulla audience online, che ha riscontrato aumenti della presenza online delle bambine tra i 2 e gli 11 anni (+30,9%), delle giovani 18-24enni (+14,6%) e delle 55-74enni (+15,7%).
Inoltre, nel mese di aprile 2011 sono stati 26,6 milioni il totale degli utenti attivi che si sono collegati a internet almeno una volta tramite computer, con un incremento del 12,4% su base annua e circa 694 mila utenti unici in più rispetto a marzo 2011. Ciò dimostra sempre più che internet è diventato un mezzo indispensabile per la vita quotidiana nonché uno strumento utile per l’innovazione delle imprese, la loro internazionalizzazione e la competizione sul mercato globale.
Di questo e di molto altro si è parlato in occasione del convegno “Mc Luhan, tracce del futuro”, organizzato da Media Duemila, Osservatorio Tuttimedia e Sapienza, Università di Roma, per celebrare i cento anni dalla nascita del grande massmediologo Marshall McLuhan.
“È vero che esiste la tecnologia, ma bisogna riportare l’uomo al centro perché è il cervello il luogo dove nascono le idee”. ha dichiarato durante il convegno Maria Pia Rossignaud, organizzatrice dell’evento, direttrice di MediaDuemila e vicepresidente di TuttiMedia
Per Giulio Anselmi, presidente dell’Ansa, la conoscenza delle nuove tecnologie è ormai dote indispensabile di un giornalista, “ma – ha specificato – la macchina è la macchina. A fare la differenza è l’intelligenza della persona”.
Mario Frullone, direttore ricerche della Fondazione Ugo Bordoni ha spiegato come “l’economia di internet ha raggiunto in Italia, nel 2010, un valore di circa 31,6 miliardi di euro, pari al 2,0% del PIL. Questo dato sarà più che raddoppiato entro il 2015. Nel resto d’Europa la situazione è ancora più marcata: in Gran Bretagna l’economia di internet vale 7,2% del PIL”.
Durante l’incontro sono stati lanciati gli Atelier di intelligenza connettiva, un laboratorio di idee per collegare menti fuori dalla rete nell’era di Internet, che hanno come obiettivo avviare ricerche, sostenute da borse di studio, in collaborazione con la Sapienza, l’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila, e di creare, inoltre, seminari itineranti su McLuhan in altre Università Italiane.