L’Alenia Aeronautica è divenuta negli ultimi anni, grazie alla ricerca sui materiali compositi e alle innovazioni dei processi produttivi, «Best in class» nelle tecnologie e nei processi industriali dei materiali compositi. Questo le ha consentito di partecipare a programmi internazionali in qualità di «prime contractor» come nel caso del più innovativo veicolo della storia aeronautica mondiale: il 787 della Boeing, alimentando la filiera dell’indotto e creando le condizioni per la crescita dell’intero comparto aeronautico. Del resto però, la crisi che ha investito l’economia mondiale non ha risparmiato il comparto e dunque nemmeno Alenia. Una fase che ha portato ad un periodo di cassa integrazione per poi arrivare ad un accordo di mobilità volontaria che è ancora in piedi. «Ma è pura illusione che la mobilità sia sufficiente – scrivono le rsu aziendali nella lettera consegnata al sindaco Russo e ai capigruppo consiliari – occorrono strategie, investimenti e ricerca». Nell’area campana Alenia Aeronautica ha quattro siti produttivi con un numero di occupati prossimo alle 5000 unità alle quali bisogna aggiungere un indotto valutabile in circa il doppio. Quello di Pomigliano è stato il primo sito Alenia in Campania e garantisce oggi progettazione, costruzione e verifica di velivoli militari e civili. Alcuni esempi: ATR, Boeing 787, CSeries della Bombardier, C27J, EFA e JSF. A Pomigliano c’è anche un avanzato laboratorio di prove strutturali a supporto della certificazione del velivolo, è centro di eccellenza per materiali e processi come per ricerca di materiali e sviluppo, oltre che dei sistemi informativi. Al momento non parrebbe ci sia da preoccuparsi, dunque. «Ciò che preoccupa sono gli interessi di parte – aggiunge il presidente del consiglio comunale Maurizio Caiazzo, se la politica del Nord fosse preponderante anche aziende floride, proprio perché ancora pubbliche, rischiano una deriva che dobbiamo evitare”.