Torre del Greco, i docenti dell’istituto “Colombo” sul piede di guerra
Andrea Scala
Docenti sul piede di guerra. Dopo i tagli della riforma Gelmini, molti docenti dell’istituto nautico “Colombo” della città corallina scrivono all’ufficio scolastico provinciale di Napoli e all’uffico scolastico regionale per la Campania. “Ritengono che sia illegittimo – spiegano i docenti che si sono ribellati agli scellerati tagli alla scuola pubblica – ridurre arbitrariamente le ore di una o più tra le materie afferenti alle classi di concorso coinvolte nella decurtazione, allo scopo di riportare il monte ore di lezione alle trentadue indicate dal Ministero. Tale riduzione risponde a criteri esclusivamente economici e, come dimostrano sia la richiesta della sua applicazione scuola per scuola sia il fatto che si accanisca sulle materie di indirizzo, prescinde da motivazioni didattiche comprensibili. Si rileva inoltre che i tagli dei docenti nelle scuole primarie e superiori per gli anni 2009 e 2010 sono annullati dal TAR Lazio con sentenza definitiva del 14/04/11. E i decreti sugli organici – continuano i docenti dell’istituto Colombo – devono essere rivisti previo parere del C.N.P.I., della conferenza stato regioni e delle commissioni parlamentari. Nell’udienza del 19 luglio il TAR aveva già ritenuto che le norme impugnate fossero illegittime perché applicate usando le circolari come fossero leggi. La sentenza di merito numero 3271/2011 riconferma tale giudizio e chiede l’amministrazione a riesaminare le regole relative al dimensionamento degli organici e degli orari di insegnamento. Tale riesame va condotto mediante la previsione di una proposta coerente con le motivazioni della presente sentenza, che andrà sottoposta al C.N.P.I. ed alla conferenza unificata. Il Tar – concludono i docenti – demanda alle Regioni ribadendone le competenze sugli organici In virtù di ciò diffidiamo gli organi regionali ad eseguire nuovi tagli sul quadro orario per ogni anno e per ogni indirizzo e sulle singole discipline o classi di concorso”.