No, i pareggi non sono tutti uguali. Ce ne sono alcuni che a ben vedere valgono quanto una vittoria, se non di più, diciamo una finale. La Turris, infatti, dopo il 2-2 esterno rimediato contro il Sandonà Jesolo all’andata,si concede il lusso di mandare i veneti in ferie anticipate con un semplice pari a reti bianche (per mezzo delle maggiori reti esterne messe a segno) e di approdare in finale play-off. Si continua a sognare, dunque, all’ombra del Vesuvio,lidi non più polverosi come quelli del calcio dilettantistico, ma inebriati del profumo del calcio che conta,quello che sotto i piedi hai l’erba e tutt’attorno ti sembra il Paradiso. A Torre Del Greco l’occasione l’hanno fiutata da un pezzo,ma prima c’è un ultimo scoglio da superare,il Rimini di D’Angelo,che si è guadagnato l’accesso alla tanto ambita finale imponendosi sul Voghera per 4-1 all’andata e per 0-1 al ritorno. Un avversario di certo ostico,ma gli uomini di Mandragora ancora una volta hanno dimostrato proprio contro il Sandonà di non temere nessuno e hanno sfoderato una prestazione da incorniciare,nonostante non sia poi stata coronata dalla vittoria. Dopo un solo giro di lancette Russo prova a far esplodere la festa,ma il portiere ospite fa buona guardia sul suo colpo di testa e si ripete poco dopo,ancora una volta su conclusione del capitano corallino. Al 20’ è,invece,solo la mira leggermente imprecisa di Iovene (palla di poco alta sulla traversa da buona posizione) ad evitare lo svantaggio ai veneti. Alla mezz’ora la prima conclusione degli ospiti: Belluomini ci prova dalla distanza però non crea alcuna insidia a Della Corte. Quest’ultimo non capitola nemmeno quattro minuti più tardi,quando Lavagnoli prova la soluzione vincente direttamente da calcio piazzato. Nella ripresa è sempre la Turris a fare la partita. Nei primi 10’sfiorano il vantaggio prima D’Ambrosio e poi Iovene,entrambi dal limite dell’area. Al 62’ Berto si immola sulla conclusione ancora Iovene. Al 77’ sono,invece,i padroni di casa a rischiare grosso,ma la dea bendata vuole che Baldrocco,solo davanti,al portiere scivoli al momento della conclusione. Nulla più sino al termine,quando il Liguori può dare avvio alla festa. Ci pensa però il presidente Gaglione a gettare acqua sul fuoco : “Ora non è il momento di festeggiare,non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo prefissatoci,c’è ancora una finale da giocare e soprattutto da vincere”. E proprio in previsione della gara della verità,che si disputerà domenica 26,si pronuncia il tecnico torrese : “Contro il Rimini spero di poter contare sui recuperi di Coppola e Marzocchi,vista anche l’assenza di Moscarino per squalifica,in modo da poter così avere più cartucce nel fucile,ma comunque sia sono sicuro che la squadra lotterà sino all’ultimo istante pur di regalare a questa gente meravigliosa categorie alla sua altezza”. Il teatro della sfida sarà con tutta probabilità scelto tra il “Liberato Liberati” di Terni e l’“Adriatico” di Pescara.
Michele Di Matteo