Questione Apicella, un’audizione pubblica fissata per la settimana prossima (con tutta probabilità giovedì) cui prenderanno parte i sindaci dei Comuni Pollena Trocchia, Cercola e Volla, i responsabili delle categorie sindacali e i responsabili del nosocomio di Pollena Trocchia, il neo subcommissario regionale alla Sanità Mario Morlacco ed il commissario Asl Napoli 3 Vittorio Russo: è quanto deciso durante l’incontro tenutosi stamani presso la V Commissione Sanità Regionale, presieduta da Michele Schiano Di Visconti. Alla tavola rotonda convocata su richiesta dei sindaci e delle sigle sindacali che rappresentano personale medico e paramedico dell’Apicella, hanno preso parte il sindaco di Pollena Trocchia e assessore provinciale alla Solidarietà, Francesco Pinto, con il capogruppo del Pdl Pasquale Fiorillo, il primo cittadino di Cercola, Pasquale Tammaro e il collega di Volla Salvatore Ricci, nonché i responsabili sanitari dell’ospedale Apicella ed i rappresentanti sindacali di categoria. Al presidente Schiano sono state esposte tutte le problematiche in cui versa l’ospedale. In particolare è il rischio di chiusura del Pronto soccorso, oltre ovviamente alla carenza dei posti letto dovuta all’interruzione di alcuni reparti, a destare le maggiori preoccupazioni di istituzioni locali e cittadinanza. Soddisfatto per l’esito dell’incontro il sindaco di Pollena Trocchia e assessore provinciale Francesco Pinto, che si è detto “felice per la disponibilità dimostrata dal presidente Schiano, evidentemente intenzionato ad intraprendere un percorso congiunto che vada innanzitutto in direzione delle esigenze dei cittadini che usufruiscono dell’ospedale Apicella”. “Non c’è spazio per i campanilismi e per le strumentalizzazioni, a nome anche degli altri sindaci che hanno preso parte all’incontro di questa mattina, sottolineo che il lavoro che stiamo portando avanti da mesi è finalizzato innanzitutto a tutelare i nostri concittadini e garantire all’utenza dell’Apicella servizi adeguati”, ha continuato Pinto. “Da tempo manifestiamo perplessità riguardo al Piano regionale, che si basa sui numeri e trascura l’utenza. Chiediamo innanzitutto che l’ospedale Apicella continui a vivere, ma che al presidio vengano garantiti efficienza e standard adeguati sia per il Pronto soccorso che per gli altri servizi, nonché che vengano rimesse in funzione le sale operatorie di cui il nosocomio, a differenza di altre strutture del territorio, è dotato”, ha detto ancora il sindaco di Pollena Trocchia.“Bisogna tenere conto delle caratteristiche logistiche del-l’ospedale, facilmente raggiungibile da tutti i paesi del circondario, una peculiarità di cui non dispongono altri nosocomi: è alla luce di tutto questo che chiediamo che il Piano sanitario venga rivisto”, ha dichiarato. “Tuttavia, qualora ciò non fosse possibile, abbiamo chiesto di condividere un eventuale percorso di riconversione del presidio ospedaliero pollenese, nel rispetto delle esigenze dell’utenza con la garanzia di attivazione di servizi specialistici e soprattutto che il percorso si realizzi in tempi concreti”, ha concluso Francesco Pinto.Al termine del confronto il presidente Schiano Di Visconti ha sottolineato come la sopravvivenza del nosocomio ed in generale il recupero di una buona sanità passi: “attraverso lo sblocco del turn over e quello dei fondi della sanità”. In più ha aggiunto Schiano: “Non si deve considerare il nosocomio di Pollena come una succursale del nosocomio di Nola, ma entrambi vanno inseriti in un unico contesto” Schiano ha concluso garantendo “il massimo impegno affinché, a seguito di un’adeguata verifica tecnica, il Pronto soccorso dell’Apicella non venga chiuso”.Dopo l’audizione fissata per la prossima settimana, la problematica verrà discussa e affrontata prima in commissione, quindi in consiglio regionale.