Incontriamo per la prima volta il presidente del CO.CI.TER. di Terzigno Franco Auricchio, da sempre schierato in prima linea nella lotta contro “ruspa selvaggia”, un problema che da un po’ di tempo preoccupa molti cittadini dell’intera area vesuviana.Presidente, qual è il suo pensiero sulla situazione politica attuale, rispetto anche alle ultime elezioni?Penso che il popolo ormai sia più propenso ad osservare acutamente e meno ad ubbidire a “lorsignori”, come del resto hanno sottolineato sia il recente risultato alle amministrative di Napoli che le inequivocabili risposte dei cittadini italiani ai quesiti referendari del 12 e 13 giugno scorsi. Cosa si sente di dire a chi in questo ultimo periodo si adopera più con una politica degli annunci rispetto ad una politica del fare, tanto ostentata in precedenza?In politica, come del resto nella vita di tutti i giorni, non si può promettere e poi non mantenere la parola data; nello specifico, non si può annunciare la presentazione di un decreto sul blocco delle ruspe fino al 31 dicembre di quest’anno e poi far cadere le parole nel vuoto.A chi invece accusa “il colle” di essersi interessato maggiormente dei problemi dello stabilimento della Fincantieri di Castellammare di Stabia, e per niente di chi fra poco perderebbe il bene più prezioso, la prima casa, cosa si sente di dire?Siamo concordi con la posizione assunta dal Presidente della Repubblica sulla situazione precaria dei lavoratori dello stabilimento stabiese, non riusciamo però a comprendere perchè non vi sia, da parte sua, lo stesso interessamento sulla tragica questione “abbattimenti”, che affligge migliaia e migliaia di famiglie del vesuviano.Si evince una situazione di malcontento da parte dei cittadini italiani, e in particolar modo di quelli della zona vesuviana.Perché, secondo lei, il popolo non crede più ai partiti e ai “politici” che li rappresentano?Alle ultime elezioni amministrative e referendarie hanno vinto le proposte dell’”antipolitica” , in questo modo si potrebbe perdere il controllo della situazione, ed è bene che i nostri “politici” rinsaviscono prima che sia troppo tardi. Pur riscontrando nelle analisi del presidente Auricchio l’amarezza per la precarietà della situazione che si è generata in tutti i comuni del vesuviano, ci sembra anche di aver notato dalle sue parole e dal suo sguardo un barlume di speranza e di fiducia sul buon esito della lotta che i comitati civici “anti-ruspa selvaggia” stanno conducendo a difesa del diritto alla casa.
Maria Borrelli