Erano circa le 15 di domenica pomeriggio quando il consigliere comunale dell’ Italia dei Valori di Portici, Francesco Portoghese, ha subito il danneggiamento dell’auto e un furto in casa. Il consigliere, disabile al 100%, in compagnia della sua compagna, aveva parcheggiato la sua ‘Citroen Uno’ in via Fiorillo ad Ercolano per alcune commissioni quando al ritorno ha trovato il vetro, lato autista, in frantumi. Dall’auto – secondo quanto rende noto Portoghese – sono stati rubati il certificato dell’assicurazione, alcuni documenti e le chiavi di casa. È stato lasciato sul cruscotto il contrassegno disabile. Ma la sorpresa arriva poco dopo quando, giunto a casa, in via Verdi a Portici, il consigliere ha trovato il suo monolocale in disordine: da qui una o più persone hanno portato via il banco posta, la carta di credito, un palmare. Ma ciò che ha destato più di un interrogativo, anche alla stessa vittima dell’accaduto, è l’aver ritrovato il tesserino da consigliere comunale strappato e non la sua carta d’identità. Un particolare che non escluderebbe l’ipotesi di un gesto voluto ed atto ad un chiaro intento intimidatorio. Dell’episodio sono stati informati la polizia municipale di Portici e i carabinieri di Ercolano, celermente accorsi sul luogo del furto. Portoghese crede che tutto sia opera della criminalità organizzata o comunque di persone a cui probabilmente, il consigliere, inconsapevolmente, abbia “pestato i piedi” nell’ambito della sua impegnativa battaglia contro l’illegalità diffusa, essendo stato promotore di ben 860 petizioni popolari e da qualche mese si stava interessando dei furti negli appartamenti, poiché nella zona afferma Portoghese:«Sono aumentati in modo esponenziale i furti nelle abitazioni, tempo fa al Corso Garibaldi sono stati messi a segno tre colpi. Credo che l’episodio sia un attacco della camorra nei miei confronti». Solidarietà, nei confronti di Portoghese, viene espressa oltre che dal mondo politico porticese, anche dal sindacato ‘Polizia Nuova’, che precisa:<<Continueremo ad affiancarlo nella dura battaglia per la legalità con maggiore determinazione>>.
Claudio Di Paola
