Con Antonio Bassolino s’inaugura il ciclo di seminari “Pensare a Napoli” – riflessioni sulla città organizzato dalla fics (Federazione internazionale città sociale).
Il “pre-testo” dell’incontro è “Napoli-Italia” (Guida editore 2011) il libro-resoconto scritto dall’ex governatore sugli anni del Comune, l’esperienza di sindaco e di presidente della Regione. Ma soprattutto sull’oggi con un inedito Antonio Bassolino a giusta distanza dai fatti senza adulatori e finti amici.
Assieme al presidente della fondazione SUDD, Antonio Bassolino, ci saranno: Salvatore Esposito, presidente della Federazione Internazionale Città Sociale Antonio D’Amore, presidente del comitato tecnico scientifico della Federazione Internazionale “Città Sociale” don Tonino Palmese, referente di LIBERA per la Campania Adriana Maestro, responsabile del Centro Studi e Ricerche “Antonio Ammaturo”, Antonio Di Luca, operaio FIAT e membro del direttivo provinciale FIOM Napoli.
“Pensare a Napoli” è un piccolo, intenso itinerario di riflessione capace di togliere al nostro fare di tutti i giorni l’eccesso di improvvisazione e di assicurare una visione non sacrificata dalle urgenze che il quotidiano ci impone.
Napoli è città totale, estrema. Parla per sé ma parla anche a tante parti della storia economica, sociale, politica e culturale del nostro Paese. La abitiamo a volte compiaciuti della sua bellezza e delle sue feconde diversità, a volte avviliti dalla sua violenza e dai suoi insopportabili contrasti.
A tratti guadagniamo la distanza che ci consente di pensarla, comprenderne l’incedere, accettarne le contraddizioni, sognare e praticare possibilità per renderla un po’ più felice. Lo facciamo, e dobbiamo sempre più farlo, non da soli ma insieme ad altri e ad altre. Con quelle e quelli che vogliono trasformare il disagio e la solitudine, l’entusiasmo e lo scoramento in costante, consapevole, diffusa iniziativa politica.
Scegliamo di incontrare esperienze, parole, libri, film che di questa città hanno parlato e parlano. Vogliamo consentirci il lusso straordinario di un luogo in cui ascoltare e parlare, disegnando quel fecondo gioco di rimandi che solo recinta lo spazio del cambiamento.
I libri saranno pre-testi per cimentarci con il punto di vista di chi li ha scritti. I film ci regaleranno lo sguardo che compie la magia di unire il passato e il presente. E poi il teatro con la sua antica, straordinaria vocazione pedagogica, la musica con il suo narrare le passioni della città. Pomeriggi d’estate, d’autunno, d’inverno, di primavera.
Nella sede di via Sant’Eframo Vecchio. Pomeriggi per pensare a Napoli.