Francesco Pinto, Carmine Esposito, Salvatore Ricci, Pasquale Tammaro e Antonio Zeno, rispettivamente sindaci dei Comuni di Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Volla, Cercola e Massa di Somma, si sono riuniti nella casa comunale di Pollena Trocchia per fare il punto e siglare un documento per chiedere lo sblocco e la risoluzione della situazione in cui versa l’ospedale Apicella. Al termine della riunione i primi cittadini dei Comuni che insistono nella zona di pertinenza del nosocomio, nel manifestare “profonda perplessità sui metodi di attuazione del Piano sanitario, i cui decreti sono stati approvati – dicono i sindaci – senza alcun confronto con il nostro territorio”, hanno stabilito di proporre ciascuno nella propria giunta un documento in cui si fa il punto sul lavoro svolto nei mesi scorsi e sulle linee da seguire per il futuro, in attesa dell’audizione in Commissione Regionale Sanità che verrà convocata nei prossimi giorni. “Siamo pronti ad intraprendere qualsiasi iniziativa atta a tutelare il diritto alla salute dei nostri concittadini, seriamente messo in pericolo in questo momento”, hanno dichiarato i sindaci, che al termine del tavolo di lavoro si sono prefissi di coinvolgere anche tutte le altre amministrazioni limitrofe. I sindaci hanno esternato due essenziali richieste: la sospensione dei decreti di attuazione del Piano sanitario, giudicato dai primi cittadini “non rispettoso dei servizi e delle esigenze del territorio, ma basato esclusivamente sui numeri – hanno dichiarato – con particolare attenzione al Pronto soccorso dell’ospedale Apicella che serve oltre 350mila utenti”. A questo scopo i primi cittadini hanno sottoscritto un atto tecnico-politico che verrà approvato il prossimo mercoledì dalle giunte di tutti i Comuni e stabilirà le linee guida di un documento di più ampia valenza tecnico-sanitaria.