L’istituzione dello sportello è stata emanata dalla consulta comunale anticamorra, si rivolge ai commercianti, agli artigiani, agli imprenditori e a tutti i cittadini vittime del fenomeno, per assisterli alla denuncia dei reati ed accompagnarli lungo tutto il percorso dalla denuncia al processo. Negli eventuali successivi procedimenti giudiziari, il comune si costituirà parte civile.
L’ufficio è collegato con la Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane (FAI), che ha come coordinatore nazionale Tano Grasso, commerciante e presidente dell’Associazione dei Commercianti ed Imprenditori Orlandini (ACIO), famosa per aver denunciato i mafiosi e averli portati in tribunale. Inoltre è stato membro della commissione parlamentare antimafia, primo firmatario della proposta di legge contro l’usura e commissario straordinario di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
Attualmente Tano Grasso è anche consulente antiracket e antiusura della Regione Campania, dei Comuni di Napoli e di Roma.
L’obiettivo principale dello sportello è quello di creare un punto di riferimento territoriale per sostenere la legalità e spronare le vittime a costituirsi in una rete integrata di protezione sociale, contro la diffusione della criminalità.
Quest’ultimo mira a diventare anche uno strumento di prevenzione, che va dalla segnalazione al numero verde all’instaurazione di un rapporto fiduciario tra istituzioni e vittime, aiutandole nella denuncia all’autorità giudiziaria.
In merito alla questione, il sindaco Gennaro Langella si esprime così: «Lo sportello nasce per incentivare le denunce, prevenire e contrastare i fenomeni estorsivi ed usurai, per collaborare con la magistratura e le forze dell’ordine, allo scopo di creare un rete attiva sul territorio nel contrasto della criminalità. Il comune vuole continuare ad essere in prima linea nel promuovere azioni di contrasto a due fenomeni, come racket e usura, che compromettono la dignità dei cittadini. L’auspicio –termina il primo cittadino-, è che Boscoreale possa essere da esempio positivo per gli altri comuni del comprensorio vesuviano».
Giovanna Sorrentino