Più di sette mesi, quasi il tempo di una gestazione, e quattro vani tentativi per arrivare alla fumata bianca sul consigliere comunale da eleggere a presidente del consiglio di Castellammare di Stabia. Nell’ultima riunione dell’Assise comunale, svoltasi lunedì pomeriggio a Palazzo Farnese, dopo ben tre turni di votazione è stato eletto il presidente del consiglio comunale, poltrona vacante da oltre sette mesi quando Catello Gargiulo, consigliere comunale di Forza del Sud ( a quel tempo tra le fila dell’Mpa), rassegnò le dimissioni. E’ Gaetano Cimmino, il consigliere comunale che ha ricevuto più voti nella lista del Pdl nell’ultima tornata elettorale e che è sempre stato il nome più gettonato per la candidatura durante questi mesi di contrattazione all’interno della maggioranza del sindaco Bobbio. Finalmente questo nodo è stato sciolto, sono stati troppi i consigli comunali slittati per mancanza del numero legale quando all’ordine del giorno c’era l’elezione del presidente e la maggioranza non era riuscita a trovare un accordo sul nome da proporre. Cimmino è riuscito ad ottenere il consenso dei due terzi del consiglio comunale ottenendo ventuno preferenze contro le due di Nicola Corrado e le otto di Antonio Pannullo. “Ringrazio la maggioranza e il sindaco per il sostegno ricevuto”, questo il commento del neoeletto presidente. “Un altro grande risultato di una maggioranza sempre più compatta” ha detto il sindaco Bobbio. Nell’altro consiglio comunale, quello di mercoledì, è stato approvato il bilancio 2011 dell’Ente: i dati che saltono all’occhio sono l’aumento della Tarsu del 30 %, dovuto al mancato raggiungimento di una buona quota di raccolta differenziata; aumento dell’addizionale Irpef da 0,25% a 0,40%; conferma dell’aliquota dell’Ici che si paga sulla seconda e terza casa di proprietà; approvato anche il piano di consulenza e il fabbisogno del personale da 540 mila euro in tre anni. Tutti provvedimenti che hanno visto rispettivamente l’approvazione consiglio comunale con 16 voti, 17 voti e 16 voti a favore. Sono arrivate critiche dall’opposizione sia per la mancata presenza in aula dei membri del Collegio dei revisori dei conti sia per il bilancio in sé che secondo gli esponenti del centrosinistra è deludente.
Raffaele Cava