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Ottaviano, “Oltre i confini: dalle terre di camorra alle terre di don Peppe Diana” è il titolo del Festival dell’Impegno Civile

“Oltre i confini: dalle terre di camorra alle terre di don Peppe Diana” è il titolo del Festival dell’Impegno Civile, l’unica rassegna interamente realizzata nei beni confiscati alla camorra, promosso dal Comitato don Peppe Diana e dall’associazione “Libera – coordinamento di Caserta” che sta interessando le province di Napoli e Caserta fino al 30 luglio. Un’iniziativa non solo culturale, ma anche sociale che giunge quest’anno alla IV edizione. In apertura della conferenza stampa di presentazione dell’evento gli organizzatori hanno denunciato un sabotaggio, avvenuto la scorsa notte, ai sistemi di irrigazione del pescheto realizzato nel Terreno Difesa Casale di Casal di Principe a danno del laboratorio di agricoltura sociale Di Bona da parte di ignoti. Un atto che evidenzia le difficoltà nell’operare e l’impegno incessante nel combattere la malavita organizzata di tanti abitanti del luogo. Alessandra Clemente, del Coordinamento dei familiari vittime della camorra in Campania, ha ricordato che sono 150 le famiglie della zona che hanno subito un lutto per mano della malavita organizzata.

Incontri, dibattiti, concerti, presentazioni di libri, mostre, spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti realizzati sui terreni confiscati alle mafie rappresenteranno la colonna vertebrale di una rassegna che vuole illuminare l’impegno di comunità educative, solidali e sane che operano in territori  laboriosi di rinnovata identità dal passato opulento e dal futuro incerto che però va programmato e costruito. Dopo Casalnuovo, Baia Verde e Castel Volturno da domani appuntamenti a Villa La Gloriette a Napoli, al Castello Mediceo di Ottaviano, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Sessa Aurunca  tappe di un percorso dove interverranno parenti delle vittime innocenti di camorra, attori, musicisti,artisti, cantanti, mediatori culturali, uomini e donne in rappresentanza dell’economia etica e sociale, rappresentanti della politica, giornalisti, docenti, magistrati, scrittori, sacerdoti e produttori. “Promuovere le Terre di don Peppe Diana significa  sostenere il suo popolo nell’impegno faticoso del cambiamento possibile” hanno evidenziato gli organizzatori, “Vuol dire unire le sinergie positive per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio che non vuole essere terra di camorra; favorendo e valorizzando le capacità, i talenti e le sensibilità in loco e collegandole stabilmente con le forze sane nazionali ed internazionali”. Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, ha ricordato una frase di Don Beppe Diana “La camorra ha assassinato il nostro Paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna salire sui tetti per annunciare parole di vita!” Un appello ai media affinchè sia data voce ai drammi collettivi come quelli di mafia e camorra. Il progetto del Festival dell’Impegno Civile si prefigge tra i suoi obiettivi di ricordare e far conoscere la figura di Don Peppe Diana, parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994, divulgando la sua opera ed impegno alle giovani generazioni affinché i suoi principi ed insegnamenti possano diventare patrimonio collettivo da tramandare,contribuire alla crescita, alla fortificazione e alla diffusione di una coscienza anticamorra e all’emancipazione di una comunità e del suo territorio attraverso il perseguimento di legalità, giustizia e l’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata sostituendo la politica delle parole con quella del fare,promuovere attraverso attività e manifestazioni i beni confiscati alle organizzazioni criminali e il loro uso

sociale come input fondamentali di un’economia sociale come antidoto all’economia criminale,realizzare un osservatorio che promuova e diffonda ogni forma d’arte del territorio dell’agro-aversano e dell’intera provincia di Terra di Lavoro, favorendone l’incontro con quelle del territorio nazionale ed internazionale. Il Festival si realizza esclusivamente su beni confiscati alla camorra. Il Festival si avvale di un Comitato Etico, composto da intellettuali, artisti e di coloro che si sono particolarmente distinti nella lotta alle mafie e nel perseguimento dell’emancipazione delle persone e dei territori. Il Comitato Scientifico svolge un ruolo di testimonial. Per questa edizione è composto da:Caterina Arcidiacono Prof.ssa Lab. INCOPARDE Università degli studi di Napoli Federico II,Mauro Baldascino Esperto di sviluppo locale,Donato Ceglie Magistrato,Stella Cervasio Giornalista,Alessandra Clemente Coordinamento familiari vittime camorra Reg. Campania,Enrico Fontana Giornalista,Lello Magi Magistrato,Don Tonino Palmese Referente LIBERA Campania. Il 28 Giugno ad Ottaviano,presso il Castello Mediceo  è avvenuta la kermesse“Libri al Castello”,ennesima tappa del Festival. Sono stati presentati i libri “Teatro

Fuorilegge” di Tony Laudadio, “I medici della camorra” di Corrado De Rosa, “Il Mammut” di Giovanni Zoppoli e Rosario Esposito La Rossa,e “Gesù è più forte della camorra” di don Aniello Manganiello. Nel salone interno del Castello è stato realizzato dalla giornalista Lucrezia Gilardi “il salotto letterario”con interviste ai protagonisti della giornata.

Pasquale Annunziata

 

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