Nell’ambito dei progetti regionali per riqualificare zone a rischio per motivi ambientali, urbanistici e sociali è stato finalmente messo in atto il Contratto di Quartiere del 2003 dedicato alla zona del Penniniello.
Dello stesso progetto fanno parte anche i Contratti di Quartiere di numerose altre aree appartenenti a tutte le province campane.
La misura è atta a stanziare fondi per la riqualificazione di zone degradate, nello specifico si tratta di un rione dove si registrano punte massime di decadimento non solo urbanistico ma anche economico e sociale.
Il quartiere dormitorio, nato all’indomani del terremoto dell’ottanta, secondo il progetto del 2003, deve subire interventi che coinvolgono i comparti 3 e 4, situati nell’area meridionale e costituiti da cinque fabbricati. I lavori previsti riguardano prima di tutto aspetti legati alla sostenibilità ambientale, in particolare per sette edifici sono previsti interventi di recupero primario e secondario, con posizionamento di impianti di riciclaggio delle acque e impianti di produzione di acqua calda tramite pannelli solari.
Al momento è cominciato il trasloco delle circa 15 famiglie residenti nel fabbricato A.
Non sono mancati momenti di tensione che hanno richiesto l’intervento di polizia municipale e forze dell’ordine.
Durante lo spostamento, infatti, sono stati scoperti alcuni occupanti delle abitazioni che vi risiedevano senza averne diritto.
Ulteriore agitazione è stata provocata dalla protesta di alcuni residenti che si rifiutavano di liberare gli appartamenti.
Anna Bottone
Nell’ambito dei progetti regionali per riqualificare zone a rischio per motivi ambientali, urbanistici e sociali è stato finalmente messo in atto il Contratto di Quartiere del 2003 dedicato alla zona del Penniniello.
Dello stesso progetto fanno parte anche i Contratti di Quartiere di numerose altre aree appartenenti a tutte le province campane.
La misura è atta a stanziare fondi per la riqualificazione di zone degradate, nello specifico si tratta di un rione dove si registrano punte massime di decadimento non solo urbanistico ma anche economico e sociale.
Il quartiere dormitorio, nato all’indomani del terremoto dell’ottanta, secondo il progetto del 2003, deve subire interventi che coinvolgono i comparti 3 e 4, situati nell’area meridionale e costituiti da cinque fabbricati. I lavori previsti riguardano prima di tutto aspetti legati alla sostenibilità ambientale, in particolare per sette edifici sono previsti interventi di recupero primario e secondario, con posizionamento di impianti di riciclaggio delle acque e impianti di produzione di acqua calda tramite pannelli solari.
Al momento è cominciato il trasloco delle circa 15 famiglie residenti nel fabbricato A.
Non sono mancati momenti di tensione che hanno richiesto l’intervento di polizia municipale e forze dell’ordine.
Durante lo spostamento, infatti, sono stati scoperti alcuni occupanti delle abitazioni che vi risiedevano senza averne diritto.
Ulteriore agitazione è stata provocata dalla protesta di alcuni residenti che si rifiutavano di liberare gli appartamenti.
Anna Bottone