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Castellammare, emergenza rifiuti: la lettera di “Città Viva” al sindaco Bobbio

Sig. Sindaco,

L’ Associazione “Città Viva”, opera da più di 25 anni, distinguendosi per obiettività, senso civico e assoluta equidistanza da partiti e formazioni di politici che hanno come scopo l’amministrazione della cosa pubblica, operando nel campo del volontariato insieme a tante altre realtà del sociale con le stesse finalità dedicandosi ai cittadini e, moltissime volte, ha fatto da raccordo con le Amministrazioni cittadine, collaborando a più riprese, senza mai però perdere senso critico e autonomia dalle formazioni politiche. Non ci schiereremo mai con nessuna formazione. Nemmeno con Lei, nel comune interesse e nella consapevolezza della diversità delle funzioni e delle responsabilità che esistono tra Associazioni civiche e organi Amministrativi che osserviamo nel pieno rispetto della Costituzione.

Fatta questa premessa, ci consenta qualche osservazione.

Leggiamo con preoccupazione quest’ultima sua lettera pubblica sul problema dello smaltimento dei rifiuti, nella quale denuncia incomprensione, malafede, partigianeria sinistrorsa.

Ma ciò che ci meraviglia di più è la denuncia di “mancato plauso” al suo buon operato. Le ripetiamo quanto già detto al suo predecessore: lavorare bene, è dovere di chiunque, dallo spazzino al Sindaco, che ricordiamo, è servitore dei cittadini e lavora per soddisfare questi ultimi, nei loro desideri, nel loro interesse, e come giustamente fa osservare, nel pieno rispetto della legge.

Pertanto, non le spetta alcun plauso per il lavoro svolto finora, se lavoro in merito c’è stato. Questo va fatto a chi compie opere eccezionali, che vanno ben oltre i normali compiti di lavoro. E di eccezionale finora c’è stato il nulla.

Lei sa benissimo che, a più riprese, Le abbiamo chiesto un incontro per discutere di alcuni problemi relativi nell’ambito Parrocchiale, cittadino e di interesse generale, tutte fatte civilmente, con lettere su carta intestata e opportunamente protocollate. Siamo stati anche presso la Sua Segreteria ad invitarla presso la nostra Sede ad un incontro conviviale con le Associazioni civiche per una discussione con i soci su svariati problemi. INUTILMENTE, tanto che ce ne siamo fatta una ragione.

Ma proprio Lei, persona così a modo, non ha mai sentito l’esigenza, anche solo per fatto formale, per educazione, di dare alla nostra associazione, e a quelle non schierate almeno una risposta scritta (a parte gli insulti generici che leggiamo)?

Non abbiamo MAI avuto da parte Sua nemmeno una telefonata. Nemmeno fatta tramite Segreteria.

Leggiamo però di comitatucci a servizio di qualche politico. Come è uso fare dal suo insediamento, Lei non cita direttamente (come mai?) le Associazioni (sedicenti, ma cosa significa? Che sono criminali, schierate? Abbia coraggio le citi! Non abbiamo mai querelato nessuno per le opinioni contrarie) coinvolte in questo “turpe attacco alla sua consiliatura”. Sono quelle stesse Associazioni che INUTILMENTE Le stanno chiedendo, in qualità di Presidente del Forum delle Associazioni, di attivarsi DI PERSONA alla ricostituzione dello stesso (compito fra le altre cose di questo forum è di dare “parere consultivo” sulle opere e sulle decisioni della Giunta e del Consiglio Comunale. Darebbe fastidio al timoniere?).

Ma andiamo al nocciolo della questione: i rifiuti. Sono passati ben 14 anni! Dal D.lgs. n.22 del 1997 (Legge Ronchi) emanata in attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio come Lei

ci insegna, e NESSUNO sarebbe così imbecille da attribuirle responsabilità che decorrono da così tanto tempo.

Le abbiamo chiesto notizie (a Lei che è così prodigo di denunce sui suoi predecessori) CHI erano i responsabili di tanto sfascio in Città. Nomi e cognomi di Sindaci, Assessori al ramo, Dirigenti delle Varie Multiservizi ecc. da 97 ad oggi si sono succeduti, così da dare chiare indicazioni ai cittadini su chi NON VOTARE!

INUTILMENTE.

Abbiamo avuto incontri con l’ottimo Ass. De Angelis sull’argomento, chiedendogli di esaminare ed eventualmente porre all’attenzione degli organi amministrativi competenti, alcune soluzioni come il sistema “THOR” di differenziazione a secco del C.N.R. o di studiare il sistema adottato in Veneto dalla Sig.ra Carla POLI che, a Vedelago ricicla il 99% dei rifiuti, ottenendone margini di utile elevatissimi, dando lavoro diretto a circa 100 addetti e 9000 nell’indotto. Abbiamo chiesto un piano organico della raccolta differenziata e la costituzione di isole ecologiche.

INUTILMENTE.

Non possiamo continuare all’infinito a riempire buchi o piazzali di immondizia indifferenziata che oltretutto causa inquinamento e problemi alla salute pubblica. Ci è stata data un’unica certezza: L’AUMENTO DELLA TARSU. Aumento a fronte di cosa? Perché mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini? Lei crede che la rabbia di questi ultimi sia infondata? Pagare per cosa? Per coprire le inefficienze o le inadempienze di politicanti da quattro soldi che, a differenza di numerose città di Italia che hanno correttamente rispettato i dettati della Legge Ronchi, hanno istituito a Castellammare una crisi permanente dei rifiuti?

Ci saremmo aspettati “Qualcosa”. Invece c’è il nulla. Pagare per il nulla o per cattiva gestione (perché 1,6 ml. A Multiservizi?). Vorremmo essere come Salerno, città esempio in Italia. Vorremmo da Lei un PIANO, un PROGETTO, qualcosa di SERIO sul quale sperare per un futuro migliore che non sia la semplice discarica o il deposito di “mondezza” in piazzali della Città. E’ troppo tempo che viviamo nella precarietà. Ma non riusciamo a rassegnarci a dover convivere con i rifiuti. Si rende conto che questi soldi che pagheremo in più saranno tolti soprattutto alla Città, al commercio? Che questo causerà un inevitabile impoverimento di tutto quello che rimane del sistema economico cittadino?

SINDACO, FACCIA QUALCOSA PER LA QUALE LE FAREMO UN PLAUSO PUBBLICO. Il nostro, non le mancherà come non le è mancata la nostra lettera di complimenti ed auguri all’indomani della sua elezione (anche questa però senza alcuna risposta, o ringraziamento..).

Altro argomento di VITALE importanza per la Città, e per il quale non si è ancora espresso, è quello dell’acqua pubblica. ORA NON CI SONO PIU’ DUBBI. I cittadini, LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI CITTADINI STABIESI SI E’ ESPRESSA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA PUBBLICA.

Questi cittadini, i Suoi Cittadini, le hanno dato un mandato preciso. Uscire fuori dalla GORI. Costi quel che costi. Nessun Amministratore Pubblico ha mai indicazioni così precise sul da farsi per ottemperare ad una decisione dei Cittadini Sovrani. Questa Associazione, Capofila del Comitato Cittadino per l’acqua pubblica (legalmente costituitosi) ha già (INUTILMENTE) fatto richiesta di un Consiglio Comunale Monotematico sull’acqua pubblica con richiesta di intervento e dibattito pubblico. Da Lei, su questa VITALE questione, non abbiamo avuto alcun accenno.

Cosa possono fare i Cittadini quando le Amministrazioni non VOGLIONO udire la loro voce? Quello che hanno sempre e coerentemente fatto ANCHE E SOPRATTUTTO con le precedenti Amministrazioni: manifestare il loro dissenso. Manifestazioni che saranno continue, CIVILI ed orientate alla risoluzione dei problemi ed all’invito al dialogo con Amministrazioni sorde o a nostro avviso, inadempienti.

Rimaniamo in attesa di gentile riscontro…….

Cordiali Saluti,

Enzo Guadagno – Ass. Città Viva

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