“La nuova piazza San Michele e i lavori di via Casa d’Oria sono dei lavori che, rapportari alla realtà pimontese, rappresentano una svolta epocale per la fruibilità del territorio”. Lo afferma il sindaco Giuseppe Dattilo, nel-l’annunciare l’apertura di due cantieri importanti per il futuro del paese. “La piazza San Michele – afferma il primo cittadino – sorgerà nello spazio adiacente la chiesa di San Michele e sarà il vero punto d’incontro di tutti i pimontesi. Ad oggi infatti, la piazza principale del paese è soltanto un motore per la circolazione automobilistica. Mentre a Pimonte c’è bisogno di un’agorà, ovvero un luogo d’incontro dove poter scambiare quattro chiacchiere e dove passeggiare in massima tranquillità”. Altro capitolo caldo, l’allargamento di via Casa d’Oria. “In questo caso – continua Dattilo – devo ringraziare gli abitanti della zona per la collaborazione prestata ai fini della realizzazione del lavoro. A tutti gli abitanti (da via Pendolo a via Rivozza e a tutti i pimontesi) è dedicata quest’opera volta a risolvere il problema di viabilità che tutti ben conosciamo, ovvero il collegamento tra il centro del paese all’area di via Pendolo”. Il discorso si sposta poi sul lato politico. Nel 2012 ci sono infatti le amministrative e nei giorni scorsi Dattilo ha partecipato a diverse riunioni nella locale sede del Partito Democratico. Un partito che sembra spaccato in due componenti: da un lato i sostenitori di Dattilo, dall’altro il gruppo che vedrebbe di buon occhio il ritorno in campo dell’ex sindaco della Margherita, Gennaro Somma. “All’interno del partito non ci sono veleni – afferma il primo cittadino -, ma è in atto un confronto aperto e democratico sulla strada da prendere in vista delle prossime elezioni. Per quanto mi riguarda, non ho la tessera del Pd, ma resto nel centrosinistra ed è bene ricordare che 4 anni fa mi hanno sostenuto molte persone di questo schieramento politico. Andiamo avanti dunque con il confronto sereno e pacato, poi spetta ai dirigenti del partito prendere le decisioni rispetto a candidature e alleanze”. Un riferimento inevitabile è anche sul-l’inaugurazione del movimento Pimonte Libera, che vede tra i principali esponenti il capogruppo di minoranza Michele Palummo. Lo stesso Palummo, già sconfitto tre volte (nel 1996 e nel 2001 da Gennaro Somma) e nel 2006 da Dattilo, si accinge a candidarsi per la quarta volta a sindaco. “A me non piace il nome del movimento – afferma il primo cittadino -. Pimonte Libera, ma da chi? In paese non vedo carri armati, né tantomeno al Comune credo che ci siano prigionieri. La verità è che quest’am-ministrazione sta dando frutti concreti al paese e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Per questo chiederò ai cittadini di giudicarmi su quello che è stato fatto, e che sarà ancora fatto nei prossimi mesi, senza polemiche e senza alzare i toni tra i vari schieramenti politici”.
Francesco Fusco