Regione, strappo Udc in Giunta

Due sedie sono rimaste vuote alla riunione della giunta regionale di venerdì. Sono quelle degli assessori dell’Udc Giuseppe De Mita e Pasquale Sommese, che hanno disertato l’esecutivo in aperta polemica con l’alleato Pdl e con il presidente Caldoro. Già nei giorni precedenti i due esponenti centristi avevano sollecitato un chiarimento sui rapporti all’interno della maggioranza. La decisione di disertare la giunta è maturata nel pomeriggio quando De Mita e Sommese hanno valutato che sulle questioni poste dall’Udc non si erano registrati passi avanti e che pertanto non vi fossero i presupposti politici per partecipare alla riunione. I centristi sono convinti che l’azione dell’esecutivo abbia bisogno di un nuovo impulso e che a un anno dalle elezioni regionali occorra «una attenta valutazione» del lavoro svolto. In particolare, l’Udc ritiene che sui tre punti qualificanti sui quali si è fondata l’alleanza programmatica con il Pdl non ci siano state, da parte del governatore e degli altri componenti dell’esecutivo, «la giusta attenzione» e «la necessaria spinta». Riforma della macchina regionale, riordino dei poteri, decentramento delle funzioni e delle risorse verso gli enti locali sono ancora fermi al palo, secondo i centristi. Una condizione di malessere, è la linea dell’Udc, maturata rispetto alle azioni fin qui adottate e che, «al netto delle difficoltà di ordine finanziario nel quale la Regione si è ritrovata», è emersa di fronte «al lavoro svolto dalla giunta», di fronte all’attività consiliare che soffre di uno «scollamento con l’azione dell’esecutivo», di fronte «ai rapporti con il livello burocratico» ritenuto troppo invasivo rispetto alle scelte della politica. A Caldoro, De Mita e Sommese chiedono un impegno per «la definizione di un quadro compiuto di proposte di riforma regolamentari e statutarie, di giunta e di Consiglio, che contengano significativi elementi di novità». Ora che si è usciti dalla fase critica imposta dai vincoli del patto di stabilità, è in sostanza il ragionamento dell’Udc, non è più rinviabile l’avvio della stagione delle riforme concordate. Il presidente Caldoro, in un primo incontro che martedì scorso ha avuto con De Mita, Sommese e il capogruppo regionale Luigi Cobellis, ha registrato le sollecitazioni dell’Udc con l’impegno ad approfondire la discussione per verificare le convergenze possibili. Nei giorni successivi il governatore è stato a Bruxelles e poi a Roma per affrontare l’emergenza rifiuti e non c’è stato il tempo materiale per riprendere il confronto con l’Udc. Intanto le diplomazie sono già al lavoro animate, si fa sapere, da «spirito costruttivo».

Antonio Averaimo

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