Torre Annunziata. Due video attestano la tragica situazione del litorale

Santiago Faraone Mennella compie per Usicons e Oplontiamo un viaggio lungo il litorale oplontino da Capo Oncino a Rovigliano, passando per il porto e il lido Mappatella. Il tour è testimoniato da due filmati che stanno facendo il giro della rete. Santiago Faraone Mennella guarda da vicino quello che ormai i nostri occhi si sono abituati rassegnati a vedere: un mare nero, che puzza di fogna, spiagge su cui cresce innaturalmente erba, schiuma putrida e rifiuti di ogni genere.
Il primo video (http://www.youtube.com/watch?v=20oEgGS0Ngk&feature=youtu.be ) parte da Capo Oncino e mostra subito degli sversamenti molto densi di residui fognari, di percolato in fiumiciattoli che finiscono direttamente in mare, c’è un cassonetto traboccante e poco lontano qualcuno azzarda un bagno.  Invece che un monito, sembra sarcastico il cartello scritto da qualcuno con mano incerta “La spiaggia è di tutti mantienila pulita”.  Surreale il lido Mappatella, dove tra cumuli di rifiuti, direttamente in uno scolo ha radici un fico. Viene da chiedersi cosa tirano su con le loro reti e le loro canne i pescatori che hanno la barca nel porto di Torre Annunziata.
Il secondo filmato (https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=TkPXQ2Fi2Jg#at=527), riprende la foce del Sarno dove si para davanti agli occhi dello spettatore, un’immagine che suscita tristezza e disgusto: delle ignare anatre nuotano e cercano cibo in quella che non si può definire acqua, ma liquame. Campeggia un cartello giallo della Provincia di Napoli che afferma “Provincia di Napoli. Città metropolitana di Napoli. Area di tutela ambientale”. Il cartello è collocato proprio su uno scolo fognario, a quanto pare è questo il modo in cui il Sarno è tutelato. Tanti pescatori, bagnanti che cercano uno scorcio di natura vicino casa ma che in realtà se mai pescheranno qualcosa, sarà avvelenato e se avranno il coraggio di tuffarsi sarà come farlo in una fogna a cielo aperto.  Intanto, mentre il generale Roberto Jucci il 30 giugno ha rimesso il suo mandato di Commissario per la bonifica del fiume Sarno, dopo aver realizzato dal 2003 ad oggi 4 collettori, 3 depuratori, 39 reti fognarie e 46 cantieri, gli autori del video si chiedono “Chi risponde di questo scempio? A quando i depuratori attesi da oltre trent’anni?”
Mentre i terreni si avvelenano, il fiume ed il mare muoiono e i cittadini continuano ad ammalarsi (la regione Campania è tra quelle in Italia con il più alto tasso di tumori), bisognerebbe ricordare a chi ne ha il potere una strofa di un brano di Enzo Avitabile, noto artista campano: “Si ce sta a’ terra ce sta na muntagna, si ce sta na muntagna ce sta na furesta, si ce sta na furesta ce stanno l’alberi, si ce stanno gli alberi ce sta l’acqua. Si ce sta l’acqua, ce sta nu ciummo, si ce sta nu ciummo ce sta nu mare. Si ce sta nu mare ce sta nu cielo. Si ce sta nu cielo, ‘a vita! Simmo tutt’uno, salvammo o’munno!”.
Occorre una forte mobilitazione dei cittadini in difesa del territorio, come avviene nell’area vesuviana contro il sistema delle discariche, come avviene in Val di Susa dove i residenti si rivoltano contro la TAV. Bisognerebbe dare un senso a quel cartello “La spiaggia è di tutti mantienila pulita”.

Anna Bottone

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