Dopo un mese travagliato, fatto di addi e riconciliazioni, il Sorrento della prossima stagione inizia a prendere forma.
Il dimissionario presidente Gambardella torna in sella alla sua squadra con rinnovato entusiasmo, stimolato dalle lusinghe di Aponte e le pressioni del primo cittadino.
Se da questo aspetto il futuro del Sorrento appare nuovamente florido e promettente, dal punto di vista meramente tecnico emergono delle lacune, che andranno colmate nel tempo che inizia a ridursi.
Il caos societario ha causato una clamorosa diaspora, che ha visto i rossoneri privati di tutti gli elementi, mister in primis, che erano stati protagonisti dell’esaltante stagione.
Paulinho, recuperato dall’infortunio, torna a Livorno, in attesa di proposte allettanti che gli consentano il doppio salto in serie A. Simonelli approdato sulla panchina del Benevento ha portato con se il fido Vanin; Togni è allettato da varie proposte, e difficilmente resterà in costiera; Lo Monaco e Di Nunzio sembrano con le valige in mano.
Insomma dopo la scossa di assestamento, che ha rinsaldato la situazione societaria, ora occorre una vera e propria ricostruzione della squadra.
Il presidente Gambardella ci va coi piedi di piombo, parla di campionato ambizioso e promettente, senza tuttavia lasciarsi andare a proclami.
Intanto Sarri sembra sempre più vicino ad accomodarsi sulla panchina sorrentina.
E’ il momento di tornare a lavoro e recuperare il tempo perduto per regalare al Sorrento una favola ancor più bella di quella che è stata la cavalcata fino agli sfortunati play-off di questa stagione.
Pierluigi Vitale