San Giorgio a Cremano: polemiche sulla gestione del banco alimentare
Claudio Di Paola
Ancora ritardi e polemiche intorno alla gestione del banco alimentare cittadino e i pacchi di cibo che vengono offerti periodicamente ai cittadini che vivono in una situazione di grave indigenza. “E’ da circa un mese che stanno accedendo cose davvero strane – racconta una giovane donna assegnataria del contributo – bastano due giorni di ritardo per perdere il diritto e spesso assistiamo alla mancanza di generi di prima necessità che, sebbene siano inseriti nella nota d’accompagnamento, non risultano presenti nel pacco”. A scendere in campo a difesa dei cittadini è stato il consigliere comunale del Pdl, Ciro Di Giacomo che denuncia:”Questo mese a far bella mostra nelle confezioni di aiuti alimentari c’era una bella insalata mista imbustata con scadenza 2 luglio ma al momento dell’apertura ecco la sorpresa del cattivo odore che fuoriusciva dall’involucro, ho constatato io stesso il caso dell’insalata andata a male, alcuni cittadini mi hanno avvertito e sono andato direttamente presso il loro domicilio e mi sono sincerato che non fosse solo una mia impressione”. Pesanti le accuse di Di Giacomo:”Le insalate sono state lasciate al sole o in luoghi non idonei e la cattiva conservazione del prodotto rischia di inficiare anche la data di scadenza. Chiedo all’assessore al ramo – prosegue il consigliere azzurro – dove finisce la merce che le persone non riescono ad ottenere e chi è responsabile dell’integrità dei prodotti. Inoltre le famiglie con disagio economico non devono essere bistrattate in questo modo, è una vergogna”. “Il comune si attiene a quello che il banco offre – replica l’assessore Luciana Cautela, promotrice dell’iniziativa – e sapevamo che in questi mesi estivi il parmigiano per esempio non c’era, e non è vero che alimenti inseriti nella nota di accompagnamento non sono presenti nel pacco, inoltre l’insalata in questione scade il 2 luglio e non il 1° e poi non era nell’elenco dei cibi a disposizione, infatti era facoltativa ed i cibi sono conservati in luoghi idonei, il vero problema – continua l’assessore – è che in città vi sono 4mila poveri, invitiamo l’opposizione ad indicarci un banco che abbia costi contenuti per l’amministrazione e riesca ad aiutare le famiglie indigenti, accetteremo qualsiasi suggerimento, il Banco e i cibi sono sicuri e l’amministrazione è sempre al fianco dei cittadini, specie i più bisognosi”.