Oltre duecento partecipanti, tra cui rappresentanti di governi europei e nord-africani, di istituzioni, del mondo bancario, imprenditoriale, sindacale ed accademico.
Due giorni di incontri e confronti all’insegna dello scambio di esperienze e di analisi per il futuro dei sistemi economici locali, a breve e medio termine.
Un successo, in termini mediatici – con servizi su telegiornali, radiogiornali, quotidiani, periodici e webzine nazionali e regionali – e di partecipazione di pubblico e di interventi.
Sono alcuni dei numeri della prima edizione del Meeting “Mezzogiorni d’Europa. Il caso Italia. Nodi gordiani e soluzioni alessandrine”, che si è chiuso ieri l’altro a Sorrento.
Un evento che ha visto avvicendarsi al tavolo dei relatori, economisti ed intellettuali di fama internazionale come Pedrag Matvejevic’ e Tomasz Zarycki, il direttore generale delle Politiche regionali della Comissione europea, Wolfgang Streitemberger, il segretario di Stato per la cooperazione territoriale del governo spagnolo, Don Gaspar Zarrìas, il presidente del Cnel, Antonio Marzano, la vice presidente di Confindustria, Cristiana Coppola.
Al meeting, il cui manifesto è stato firmato dal maestro, Mimmo Paladino, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito una propria medaglia di rappresentanza, per l’alto valore scientifico.
“Un atto – sottolinea il presidente dell’Obi, Michele Matarrese – che costituisce un motivo di grande soddisfazione e incoraggia a procedere sulla strada intrapresa, ovvero un nuovo approccio centrato sul confronto tra le diverse esperienze e sul presupposto della responsabilità, piuttosto che sulla sterile rivendicazione assistenziale”.
Nel corso della manifestazione sono stati individuati possibili percorsi adeguati a sostenere le sfide del mercato globale per uscire dalla crisi, in un momento così cruciale per l’economia.
“Il meeting ha centrato in pieno gli obiettivi che ci eravamo proposti – interviene il direttore dell’Obi, Antonio Corvino – Un’occasione per affrontare le tematiche dello sviluppo dei Mezzogiorni d’Europa e di quello italiano in un’ottica europea e mediterranea. Siamo soddisfatti degli esiti dell’evento, sia per l’alto valore scientifico sia per le tante presenze internazionali. Da questo incontro, speriamo di potere creare delle reti di relazioni stabili con i partner che ci hanno affiancato e con tutti i soggetti che hanno partecipato e contribuito alla buona riuscita del meeting. Soprattutto concentreremo i nostri sforzi a trovare sbocchi operativi con i governi di Spagna, Germania, di alcuni Paesi dei Balcani e del Nord Africa, ospiti al nostro convegno”.
Gli interventi e le analisi presentate durante la due giorni, saranno a breve oggetto di pubblicazione a cura dell’Obi.