A San Giuseppe Vesuviano “un futuro di legalità” con il magistrato Raffaele Cantone

Si è tenuto a San Giuseppe Vesuviano martedì 5 luglio presso la scuola media statale “G. Ammendola” l’incontro-dibattito dal titolo “Un futuro di legalità” organizzato dall’associazione “Jamm” presieduta da Roberto Duraccio, con il patrocinio morale del Comune di San Giuseppe. Ospite della manifestazione il magistrato Raffaele Cantone, già sostituto procuratore a Napoli, poi alla Direzione Distrettuale Antimafia e attualmente magistrato presso il Massimario della Cassazione. L’impegno nella lotta alla criminalità dell’illustre ospite è testimoniato oltre che dal suo operato quotidiano anche dal suo ultimo libro “I Gattopardi”,  che è stato presentato durante l’iniziativa. La presentazione del libro è avvenuta sotto forma di dialogo tra Cantone ed il giornalista scrittore Vincenzo Iurillo de “Il Fatto Quotidiano”, autore con De Stefano de “La Casta della monnezza”. “I Gattopardi”, scritto da Cantone insieme al giornalista dell’Espresso Gianluca di Feo, mette in evidenza l’intreccio e il circuito vizioso attraverso il quale le organizzazioni criminali, gli imprenditori e la società fanno “sistema” e traggono reciprocamente vantaggio gli uni dagli altri. Cantone, grazie a uno straordinario lavoro di ricerca giudiziaria, ricostruisce infatti la rete di connessioni messa in piedi dalla criminalità organizzata in Italia negli ultimi vent’anni, racconta nei dettagli quali sono i business, i mercati, le regioni, gli appalti, i clan e gli enti coinvolti nel circuito e qual è il ruolo svolto dai diversi protagonisti: i gattopardi, appunto. Cantone, nel corso dell’intervista pubblica col giornalista Iurillo, ha fatto luce sulla zona d’ombra di cui la criminalità mafiosa si serve per potenziare il proprio ascendente sul territorio. Una zona d’ombra fatta da quei colletti bianchi della politica che attraverso posizioni di prestigio riescono a condizionare la vita economica e sociale di un intero paese. Tutto ciò accade anche a livello locale, nei Comuni, primo anello della catena, dove l’ingresso di uomini “fidati” consente ai clan di legalizzare la loro esistenza oltre che aumentare le occasioni di business. “Medici, architetti, commercialisti formano i ranghi delle nuove famiglie: sono i gattopardi, le figure a cui le mafie si stanno affidando”. Nel libro Cantone riporta la sua personale esperienza di pm, impegnato nel contrasto alla camorra, cercando di spiegare il rapporto tra la politica campana e la criminalità organizzata nella vicenda dell’emergenza rifiuti, uno dei principali elementi su cui si sono costruite fortune imprenditoriali e politiche a livello regionale e nazionale.

Grosso il dispiegamento di forze dell’ordine all’evento, che ha visto la presenza anche di personalità del mondo delle forze armate. Hanno presenziato e partecipato all’evento il viceprefetto di Napoli Mariolina Goglia, Gabriella Tramonti membro della Commissione Straordinaria che governa San Giuseppe Vesuviano dopo lo scioglimento per infiltrazioni della camorra, il vicequestore Maria Rosaria Napolitano dirigente del Commissariato di Ps di San Giuseppe Vesuviano e il maresciallo Giuseppe Sannino, comandante della stazione dei carabinieri di San Giuseppe, il comandante regionale dei carabinieri il generale Adinolfi e quello provinciale il colonnello Cinque, il comandante del gruppo carabinieri di Torre Annunziata Toti, i comandanti regionali e provinciali della Guardia di Finanza rispettivamente il generale Mango e il generale Grazi, il comandante della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia Giuseppe Menna, il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata Di Lucca.

L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito di un ampio progetto sulla cultura della legalità che coinvolge anche le scuole e prevede la partecipazione del Movimento “Contro Le Mafie” di Giugliano.

Pasquale Annunziata

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