A Vico Equense prende il via il progetto “Rareca”

Vico Equense, martedì 5 luglio 2011, nell’accogliente sala conferenze del Complesso Monumentale della S.S. Trinità, è stato presentato l’importante e ambizioso progetto Rareca, acronimo che sta per Razze Autoctone a Rischio di Estinzione della Regione Campania.

Un lavoro pianificato che mira a preservare e valorizzare le varietà di animali d’allevamento selezionate nei secoli dal paziente e sapiente lavoro degli allevatori campani. Animali come il “Bovino agerolese”, il “Cavallo napoletano”, “l’Ovino bagnolese e quello di laticauda”, la “Capra cilentana” e il “Maiale casertano”, solo per citarne alcuni, da cui gli allevatori hanno saputo ricavare prodotti d’eccellenza come il “Provolone del Monaco, il Salame suino casertano, il Pecorino di laticauda e la Ricotta cilentana. Eccellenze gastronomiche che contribuiscono a rendere la Campania la capitale dei saperi e dei sapori mediterranei.

Responsabile scientifico del progetto Rareca il prof. Vincenzo Peretti, esperto in recupero e valorizzazione delle razze autoctone in via di estinzione, a cui si affianca un gruppo di lavoro altamente qualificato proveniente dal Dipartimento di Scienze Zootecniche e Ispezioni degli Alimenti dell’Università di Napoli Federico II, dall’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – ISPAAM) e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno della Regione Campania.

I compiti prioritari del prof. Peretti e del suo team sono: aumentare da subito il numero di animali che costituiscono le singole razze autoctone, con lo scopo di rafforzare il patrimonio genetico delle popolazioni. Individuare in termini concreti le caratteristiche distintive di ogni tipo genetico autoctono (TGA) mediante l’analisi della variabilità di alcuni geni che influenzano le caratteristiche quali-quantitative e sanitarie del prodotto. Vanno poi studiati metodi per adottare piani di razionamento adeguati ai reali fabbisogni nutritivi dei diversi TGA, allo scopo di migliorarne il benessere animale e la capacità di caratterizzare le produzioni dal punto di vista qualitativo, attraverso l’utilizzo di analisi di tipo microbiologico, chimico, sensoriale  e molecolare. Infine è indispensabile realizzare un sistema efficiente per divulgare e trasferire i risultati ottenuti dal progetto Rareca. La riuscita di questo lavoro, che mira a promuovere e tutelare quanto di buono ed importante la Campania sa offrire e che per troppo tempo è stato trascurato tanto da rischiare di scomparire, è strettamente legata ad un’adeguata ed efficace azione di formazione e aggiornamento degli allevatori e degli addetti alla filiera zootecnica e ad una seria pubblicità rivolta ai consumatori così da renderli partecipi e responsabili con l’acquisto dei prodotti tipici campani.   Ferdinando Fontanella

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano