«Sono molto preoccupato, per il pericolo che a Castellammare la situazione, già gravissima, possa superare ogni ancor più grave previsione, con evidenti rischi igienico – sanitari per i cittadini. Se chiuderanno gli “Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti” della provincia, perderemo anche la possibilità di alleggerire la nostra crisi, con l’annunciato già esiguo intervento presso lo Stir di Tufino. Ciò è la dimostrazione che senza un piano di emergenza con siti di stoccaggio provvisori questa crisi rischia di subire gravi esiti. Siti che, ad oggi, l’amministrazione non è ancora capace di individuare, agendo solo in maniera confusionaria, soprattutto privilegiando soluzioni non condivisibili e deleterie per la popolazione».
«A questo punto chiediamo: o che – come suggerito dal direttore tecnico di Sapna – siano sbloccati i conferimenti fuori regione e che quindi il Governo ancora una volta intervenga per risolvere le inadempienze delle istituzioni locali, provinciali e regionali; o che il Prefetto utilizzi i suoi poteri per nominare un commissario ad hoc per risolvere la crisi a Castellammare, evidenziandosi l’inadempienza dell’amministrazione non solo nell’incentivazione della differenziata, ma anche nella predisposizione di un piano di emergenza con siti di stoccaggio provvisorio, tali da togliere i rifiuti dalle strade».