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Pompei, decoro urbano, sviluppo delle attività commerciali e lotta all’abusivismo: questi gli obiettivi da conciliare attraverso la nuova ordinanza che l’amministrazione comunale ha varato

Pompei. Decoro urbano, sviluppo delle attività commerciali e lotta all’abusivismo: questi gli obiettivi da conciliare attraverso la nuova ordinanza sull’occupazione del suolo pubblico che l’amministrazione comunale ha varato nei giorni scorsi, in vista della stagione estiva ormai già inoltrata. Le nuove disposizioni in materia di occupazione degli spazi comunali sono state adottate da palazzo De Fusco di concerto con le principali associazioni di categoria, Ascom, Adap e Confesercenti, che hanno formulato le proprie osservazioni e fornito pareri sulla base delle esigenze dei rispettivi associati. Ne è nato un dispositivo che modifica sostanzialmente la precedente ordinanza dell’agosto 2009 (giudicata in passato troppo “rigida” dagli addetti ai lavori) e che introduce una serie di concrete novità giudicate positivamente dalle associazioni di categoria. Queste ultime, tra l’altro, hanno chiesto e ottenuto una “diluizione del dispositivo in più fasi attuative, graduali e sperimentali, che tengano conto del particolare momento storico e della difficile congiuntura economica”. Tra le considerazioni che hanno in definitiva ispirato la nuova ordinanza c’è quella secondo cui “la città di Pompei presenta una veste urbanistica eterogenea tale da impedire, di fatto, una univoca disciplina delle occupazioni di suolo pubblico che possa scongiurare disparità di trattamento alle molteplici attività commerciali”. L’ordinanza, nel vietare “occupazioni della sede stradale che determinino intralcio alla circolazione”, ammette invece la possibilità di impegnare suolo pubblico da parte degli esercizi pubblici (come bar, ristoranti, alberghi, ecc.) e più in generale chioschi per la somministrazione di alimenti e bevande, chioschi per la vendita di souvenir, edicole e venditori ambulanti. Per quanto riguarda le attività commerciali fisse non insistenti su suolo pubblico, tra le novità più importanti introdotte dalla nuova ordinanza c’è anche la possibilità di occupare il suolo pubblico con sedie, tavoli ed ombrelloni, non necessariamente in adiacenza ai fabbricati ma, ad esempio, qualora la strada sia provvista di alberatura, negli spazi presenti tra due alberi. Si tratta, in ogni caso, di un’eccezione alla regola generale che pertanto dovrà essere espressamente autorizzata dalla polizia municipale. I marciapiedi potranno essere impegnati – per massimo 30 mq – fino alla metà della larghezza, ma consentendo sempre un passaggio pedonale non inferiore ai 2 metri. Per i chioschi (di somministrazione o di souvenir) si potranno occupare non più di 15 metri quadrati (eccezioni sono ammesse solo fuori dal centro storico). Per chi non disponesse di spazi, l’ordinanza prevede la possibilità di occupare spazi alternativi nelle vicinanze, per garantire a tutti le stesse opportunità. Bancarelle e chioschi dovranno uniformarsi con strutture adeguate, con cartellini di riconoscimento ben in vista oltre che impegnarsi a mantenere il decoro e la pulizia del suolo pubblico, eliminando qualsiasi elemento estraneo all’attività (antenne tv, cartelloni pubblicitari, ecc.) e lasciando sgombro il suolo da ogni materiale a fine giornata. Per i trasgressori previste forti sanzioni pecuniarie oltre al ritiro della licenza.

Marco Pirollo

 

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