Ercolano, infiammati cassonetti della raccolta differenziata

Dati alle fiamme nella notte cassonetti per la raccolta differenziata della carta in Corso Italia ad Ercolano. L’inquietante episodio, ancora tutto da chiarire,  ha gettato i residenti nel panico. Mai in città si era assistito ad  un episodio del genere che potrebbe assumere i connotati di un vero e proprio “raid” non si sa ancora bene contro chi o quale istituzione.  Le Forze dell’Ordine intervenute sul posto indagano ora per comprendere movente e mandanti di quello che potrebbe non essere solo un gesto teppistico : “ Siamo terrorizzati – hanno commentato i cittadini – da un episodio che ancora una volta ha tristemente evidenziato i limiti socio civili della nostra comunità. Per non parlare del rischio salute per i diversamente abili  e gli anziani residenti nella zona del presunto attentato : la tossicità dei materiali in combustione ha avuto non poche conseguenze su individui che già versano in precarie condizioni di salute. Chiediamo al sindaco Vincenzo Strazzullo di fare immediatamente luce su una vicenda che getta ulteriore fango sulla credibilità e sull’immagine di Ercolano. Invitiamo inoltre i signori consiglieri ad essere più presenti in paese e a non affollare la “piazza” solo in periodo elettorale : questa volta siamo veramente avviliti dalla qualità d’esistenza riservata ad onesti contribuenti rei solo di voler vivere dignitosamente la propria realtà d’origine”. Forti i toni del dissenso ad Ercolano di chi ormai da troppo tempo attende una riqualificazione socio economica sulla carta in cantiere da tempo ma di fatto mai divenuta operativa. Non si sa più a chi credere persi nell’oceano di disservizi che quotidianamente affliggono la comunità degli scavi. Tante parole, promesse, impegni ma pochi, pochissimi fatti come concludono i residenti : “ Massima fiducia nel governo locale ma  a patto che chi ci amministra ci “onori ” della sua presenza e non si limiti e presiedere a fantomatiche iniziative culturali ad esclusivo appannaggio, come sempre ad Ercolano, di pochi eletti. Siamo certi che alla vigile e professionale attenzione del sindaco Strazzullo questo dato non sfuggirà . Chiediamo ai nostri concittadini di unirsi in un’azione sinergica che da un lato dia voce e spessore alle persone per bene del paese e dall’altro migliori la comunicazione tra le varie istituzioni in campo francamente non sempre apparse all’altezza del delicato ruolo pubblico da  assolvere”. Cresce il malcontento ad Ercolano : questa vostra il Governo Locale deve fare in fretta se vuole ritrovare spessore e credibilità agli occhi di un elettorato profondamente deluso da una contingenza comunitaria non all’altezza delle tradizioni storico culturali della cittadina vesuviana”.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteContest fotografico “La città che non voglio” premiati gli scatti più brutti di Torre del Greco
SuccessivoJuve Stabia: presi dalla Roma i giovani rumeni Pena e Mladen
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.