Juve Stabia: intervista al presidente Manniello

Se la Juve Stabia è in B, gran parte del merito spetta a lui: Franco Manniello. Presidente del club termale da ormai tre anni, Manniello, a quasi un mese dalla finale di Roma che ha sancito il ritorno della Juve Stabia nella serie cadetta, ha già voltato pagina e pensa al prossimo campionato.

“Ormai abbiamo riposto nel cassetto la gioia. Pensiamo al futuro, lavorando finanche diciotto ore al giorno per la nuova Juve Stabia”.

La stagione appena trascorsa resterà nella storia del club di via Cosenza. Un campionato straordinario, soprattutto, in considerazione dei programmi che la società si era prefissata l’estate scorsa. Ma c’è stato un momento, una partita nella quale ha capito che questa squadra avrebbe potuto lottare per la serie B?

“Si, il 19 giugno, quando l’arbitro ha fischiato la fine della gara contro l’Atletico Roma. Ma al di là di questo devo ammettere che, nonostante le dichiarazioni di facciata rilasciate durante il campionato, ho sempre creduto nella possibilità di agguantare la zona play-off. Poi, una volta raggiunto il nostro obiettivo, penso che la Juve Stabia abbia dimostrato a tutti di meritare la serie B. Un traguardo ottenuto sia per lo straordinario girone di ritorno sia per il modo in cui abbiamo disputato gli spareggi promozione”.

Una stagione esaltante, dunque, nella quale la sola nota stonata è stata rappresentata dalle tante multe che la società si è vista comminare a causa di qualche tifoso troppo passionale. A tal proposito il presidente è certo che dall’anno prossimo possa cambiare qualcosa.

“Penso che risolveremo anche questo. A partire dal prossimo campionato le telecamere all’interno dello stadio saranno molte di più ed in questo modo i colpevoli di gesti che potranno ledere alla società verranno facilmente individuati e puniti col daspo”.

La conquista della serie B ha creato attorno alla squadra un enorme entusiasmo, dopo anni di depressione sportiva. Molti tifosi, finalmente, si sono riavvicinati alla Juve Stabia. Ma possiamo dire lo stesso anche degli sponsor e soprattutto degli imprenditori locali, la cui mancanza di sostegno economico è stata sempre denunciata da lei?

“Per quanto riguarda la seconda domanda non ho problemi a ribadire che in questi tre anni siamo stati lasciati soli. Sul futuro, invece, è ancora presto per parlare. Magari tra qualche mese le saprò dare una risposta più soddisfacente. Comunque, per adesso, posso dire che stiamo lavorando affinché possa essere migliorato anche questo aspetto. Sugli sponsor, invece, Italypoker non sarà più lo sponsor della Juve Stabia. Qualche altra novità, poi, la sveleremo in occasione della presentazione della campagna abbonamenti cha avrà luogo venerdì all’hotel dei Congressi”.

Intanto il calciomercato va avanti e la Juve Stabia è tra i club più attivi della serie B.

“Si, è un momento molto duro per noi. Stiamo lavorando intensamente in questi giorni in vista del ritiro. Vogliamo mettere a disposizione di mister Braglia almeno l’80% della squadra che prenderà il via al prossimo torneo. Per fortuna, stiamo trovando attorno a noi molto entusiasmo e questo semplifica il nostro lavoro”.

Fino a questo momento, però, la campagna acquisti della Juve Stabia è stata caratterizzata dall’ufficializzazione di molti giovani. I tifosi, da parte loro, sognano il nome altisonante, la cosiddetta ciliegina sulla torta.

“No, nessuna ciliegina sulla torta. Le ciliegine in passato si sono rivelate indigeste e fanno ormai parte di un calcio vecchio, superato. Spesso, poi, più che risolvere i problemi di una squadra, li aumentano”.

Antonio Prota

 

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