Ho avuto notizia del gesto generoso da Lei fatto nei confronti di una famiglia bisognosa di Gragnano, e, augurandomi che il Suo momento di generosità continui, vorrei segnalarLe alcune emergenze da sottoporLe.
1) Lavori infiniti in via Pasquale Nastro a Gragnano: Iniziati più di un anno fa con lo scavo e la posa in opera delle tubazioni, sono oggi in corso, con estenuante lentezza, con il riposizionamento dei basoli in pietra lavica che costituivano la pavimentazione storica. Forse si tratta di un subappalto della Sua impresa, ma è il nome di Passarelli che tutti hanno sulle labbra. Non Le sarà sfuggito il danno enorme che si sta arrecando al commercio della zona, e all’intera Città di Gragnano, i cui automobilisti sono costretti a lunghi giri in periferia per raggiungere il centro. Né, da esperto costruttore, avrà sottovalutato che pochi operai, meno del numero delle dita di una mano, stanno facendo un lavoro che richiede esperienza e pazienza, per cui passeranno settimane o forse mesi prima che si completino. Sperando che la qualità della messa in opera dei basoli sia accettabile, altrimenti bisognerà rifare il lavoro! Lei sa anche che tra pochi giorni vi sarà la principale festività religiosa di Gragnano, che prevede che la storica processione della Madonna del Carmine passi proprio lungo quella martoriata strada. Probabilmente dopo alcuni secoli ininterrotti, quest’anno non ci sarà la processione per il centro storico. Già mi immagino il mormorìo del solito popolino! Comunque una bella responsabilità, non crede?
2) Approfitto e Le chiedo scusa perché può sembrare che voglia infierire, ma era già da qualche anno che volevo scriverLe per ricordarLe che qualche decennio fa, con l’abbattimento e la costruzione dell’edificio “mostruoso” costruito in piazza Aubry, la Sua impresa smontò la storica Fontana Vecchia in piazza Paride Del Pozzo, e, nonostante ricerche minuziose, non sono riuscito più a rintracciarla. Ricordo che Lei qualche anno fa smentì di esserne in possesso, quindi ora non voglio rinnovarLe un inutile invito a restituirla, ma, visto il periodo positivo di mecenatismo che sta attraversando, volevo invece chiederLe di commissionarne un rifacimento. Ci sono scalpellini in grado di farlo e posso fornirle numerosa documentazione fotografica, a partire da diverse pagine del libro L’Arte Negata. Il muro libero per ricollocarla c’è ancora, per fortuna. Sa da quando quella fontana è stata smontata non si parla d’altro a Gragnano, quando si accenna ai Beni Culturali scomparsi, e, ovviamente si parla male anche di Lei, a torto o a ragione, ritenuto il responsabile, almeno morale, di quella scomparsa. Egregio commendatore, compia un gesto di riconoscenza, si rinconcilii con questa Città, alla quale, spero lo riconoscerà, deve molto della Sua fortuna economica.
Distinti saluti
Giuseppe Di Massa
Presidente del Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola”